Oceanografia

L'oceanografia è lo studio scientifico degli oceani e delle loro caratteristiche, sotto tutti gli aspetti. 

Fra i pianeti del sistema solare, la Terra è l'unica a possedere l'acqua nei suoi tre diversi stati fisici. Come le fotografie scattate dalle profondità spaziali mettono in evidenza, il pianeta Terra è realmente il "pianeta oceano"; il mondo comunicante degli oceani, da cui emergono continenti e isole, copre il 71% della Terra. 

La maggior parte della popolazione del mondo vive vicino o sulle linee di costa. Per tutti, tuttavia, gli oceani giocano un ruolo vitale nell'esistenza: come fonte di cibo, come chiave per il tempo e il clima, come area di svago, via di comunicazione e come estrema zona di deposito per i rifiuti. 

Dopo alcuni lavori preliminari, portati avanti principalmente da Matthew Fontaine Maury, della Marina statunitense, la spedizione della Challenger, britannica, che avvenne intorno al mondo nel periodo 1872-1876, consacrò definitivamente l'oceanografia come disciplina scientifica. Più tardi, le scoperte del sec. XX che hanno rivoluzionato il pensiero geologico sono state in larga misura il prodotto delle scienze oceaniche (v. deriva dei continenti; zone di frattura oceaniche; tettonica a zolle). 

Discipline interessate. 

L'oceanografia, che è una scienza multidisciplinare, viene convenzionalmente suddivisa in diverse branche: oceanografia fisica, oceanografia chimica, oceanografia biologica ed oceanografia geologica. Strettamente correlate all'oceanografia sono la tecnologia oceanica, risorse marine, e gli effetti dell'inquinamento sull'acqua marina (v. ambiente, inquinamento dell'). 

Gli oceanografi fisici studiano i processi fisici che vanno sotto il nome di correnti oceaniche (v. correnti oceaniche), banchisa, maree, onde marine, densità, andamento della temperatura e trasparenza dell'acqua. Si interessano anche ai fenomeni acustici sottomarini e alla trasmissione del suono. Questi settori di indagine sono importanti per le attività militari sottomarine d'attacco e di difesa, poiché l'acqua è virtualmente opaca per la trasmissione elettromagnetica. 

Gli oceanografi chimici studiano la chimica dell'acqua salata, sia riguardo ai sali principali che agli elementi in tracce. Nell'acqua marina sono stati trovati 74 elementi e determinata la loro concentrazione. 

I biologi marini indagano sulla vita del mare, l'ecologia marina e la produzione organica totale negli oceani. La vita marina comprende il plancton, insieme di forme galleggianti dotate di scarso movimento proprio; il necton, insieme di organismi capaci di nuotare rapidamente, come i mammiferi marini, pesci e molluschi, e il bentos, cioè l'insieme degli animali che vivono sul fondo (v. zona bentonica; pesci abissali).

I geologi marini tracciano profili del fondo oceanico utilizzando ecoscandagli, analizzano i problemi collegati alle linee di costa, studiano i sedimenti del fondo e le rocce della crosta sottostante. Vengono utilizzati anche metodi geofisici, come controlli magnetici gravitazionali, o campionando direttamente il pavimento oceanico. 

Quasi tutti gli studi oceanografici vengono effettuati tramite navi oceanografiche specializzate, ma l'esplorazione subacquea e le ricerche con sottomarini hanno un ruolo complementare. Ora si stanno sviluppando satelliti specializzati (v. satellite artificiale) che forniranno una immagine sinottica pressoché istantanea, o veduta globale, dell'oceano mondiale.

Risorse oceaniche. 

Benché gli oceani rappresentino senza dubbio una fonte illimitata di ricchezze alimentari e minerarie, le loro risorse possono essere sfruttate più interamente se lo si fa con attenzione. I pesci ora rappresentano solo il 3% circa del totale di proteine direttamente assunte dagli esseri umani. Tuttavia, gli oceani forniscono in quantità quasi nulla carboidrati, poiché le piante vascolari superiori, i cui semi e tuberi portano gli amidi basilari, non possono vivere in mare aperto. L'approvvigionamento di ricchezze minerarie dal mare stesso o dal fondo marino resta una sfida difficile per la tecnologia (v. riserve minerarie oceaniche). Per ora, gran parte dell'interesse è rivolto allo sfruttamento di fosforite e noduli di manganese (v. manganese, noduli di) per il loro alto contenuto di nichel, rame e cobalto, ma l'estrazione dal fondo marino rimane economicamente non conveniente. Le prospettive di approvvigionamento di petrolio sottomarino sono invece assai brillanti. L'unica ricchezza mineraria estratta oggi dal fondo marino è il prezioso corallo. 

Istituzioni e programmi. 

Fra le istituzioni oceanografiche guida negli Stati Uniti si ricordano: l'osservatorio geologico di Lamont Doherty, a Palisades, l'Istituzione oceanografica di Scripps a La Jolla, in California, e l'Istituzione oceanografica di Woods Hole, nel Massachusetts. Altri importanti centri di ricerca sono localizzati nella Oregon State University, la Texas A & M University, la Washington University. La responsabilità federale per l'oceanografia è affidata alla National Oceanic and Atmospheric Administration. Ricerche oceanografiche estensive sono portate avanti anche in Canada, Francia, Giappone, Regno Unito e Russia. Oltre al lavoro presso tali centri, si è iniziata una nuova era di ricerca oceanografica quando gruppi di ricerca internazionali si sono organizzati per svolgere programmi troppo ambiziosi per poter essere portati avanti da singole istituzioni. Tra i più notevoli di questi è il Deep-Sea Drilling Project (carotaggi marini profondi) condotto tra il 1968 e il 1983 da un consorzio di enti americani (v. JOIDES) e da diverse nazioni europee, il Giappone e l'URSS. A questo programma, che portò grandi contributi alla conoscenza della storia dei bacini oceanici, nel 1984, ne ha fatto seguito un altro simile, ma più avanzato, l'Ocean Drilling Program

I programmi internazionali degli anni Ottanta hanno compreso anche il Biomass (Biological Investigations of Marine Antarctic Systems and Stocks) e il Global Ocean Flux Study, che hanno studiato i processi che controllano i cicli biologici che si svolgono negli oceani. Il World Ocean Circulation Experiment, previsto per gli anni Novanta, indagherà gli effetti degli oceani sul clima. Si stanno anche preparando programmi di mappaggio degli oceani su vasta scala, così come si progettano studi delle correnti oceaniche utilizzando dati ottenuti da sensori a distanza posti su satelliti terrestri, di cui si sono già serviti programmi internazionali di studi oceanografici di diverso tipo (v. satellite artificiale).

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Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 27/02/16