A |
ACQUA PRECIPITABILE PRECIPITABLE WATER (W) | Quantità massima di pioggia che può cadere, se vengono soddisfatte le condizioni favorevoli per la precipitazione. E' definita come lo spessore di acqua liquida, misurata in centimetri o in pollici, risultante dalla condensazione di tutto il vapore acqueo contenuto in una colonna verticale di atmosfera su un'area di un centimetro quadrato. | Formula |
ACCELERAZIONE ASSOLUTA (aa) | Accelerazione misurata rispetto ad un sistema di coordinate inerziale. E' la somma delle accelerazioni relativa, di trascinamento e complementare. | |
ACCELERAZIONE COMPLEMENTARE o DI CORIOLIS (ar) | E' il doppio del prodotto vettoriale della velocità angolare della terna mobile (sistema relativo di coordinate) per la velocità relativa del punto. | |
ACCELERAZIONE DI GRAVITA' GRAVITATIONAL ACCELERATION | E' diretta quasi verso il centro della Terra. | |
ACCELERAZIONE DI TRASCINAMENTO (at) | Accelerazione della terna mobile (sistema relativo di coordinate) rispetto alla terna fissa (sistema di coordinate inerziale). | |
ACCELERAZIONE RELATIVA (ar) | E' la somma della forza di gravità, della forza di gradiente, dell'attrito e della forza deviante. | |
ADDOSSAMENTO OROGRAFICO | Vedi Stau. | |
ADIABATICI, PROCESSI | Processi che avvengono senza scambio di calore con l'esterno. | |
ADIABATICI, PROCESSI NON | Processi che avvengono con scambio di calore con l'esterno. | |
ADIABATICHE SATURE o PSEUDOADIABATICHE SATURATION ADIABATICS | (più propriamente dette adiabatiche per aria satura). Curve che sui diagrammi termodinamici (ad es., nomogramma di Herlofson) rappresentano la legge di variazione della temperatura di una particella di aria satura, che si sposti di livello per una causa qualsiasi. La temperatura varia mediamente di 0,6 gradi per ogni 100 metri di quota. | |
ADIABATICHE SECCHE DRY ADIABATICS | (più propriamente dette adiabatiche per aria secca o umida non satura). Linee leggermente ricurve che sui diagrammi termodinamici (ad es., nomogramma di Herlofson) rappresentano la legge di variazione della temperatura di una particella di aria secca, oppure umida non satura, che si sposti di livello per una causa qualsiasi. La temperatura varia di 1 grado per ogni 100 metri di quota. | |
ADIABATICO, GRADIENTE | Vedi Gradiente adiabatico. | |
AEROGRAMMA | Diagramma termodinamico in cui lo spessore di uno strato isobarico viene rappresentato dovunque dalla lunghezza di un tratto d'isoterma, compreso tra le isobare delimitanti lo strato. | |
AEROLOGIA | Branca della meteorologia che studia le proprietà fisiche dell'aria mediante i dati della libera atmosfera, ottenuti dai sondaggi in quota. | |
AEROLOGIA DIRETTA | Studio degli elementi meteorologici ricavati dalla libera atmosfera. | |
AEROLOGIA INDIRETTA | Studio degli elementi meteorologici osservati in superficie. | |
AEROSOL | Con questo termine si definisce una sospensione relativamente stabile di particelle liquide o solide in un gas, quasi sempre aria. Il fumo, la nebbia, la foschia sono aerosol. A volte il termine è usato impropriamente per indicare le sole particelle. Gli aerosol sono diffusi uniformemente nell'atmosfera terrestre, che può essere anzi considerata come un unico, immenso aerosol, e questi aerosol naturali possono influenzare notevolmente il clima della Terra. | |
ALBEDO | Frazione di radiazione solare che si perde nello spazio per riflessione da una superficie qualsiasi. | |
ALBEDO PLANETARIA | Albedo riferita all'intera Terra. Stime recenti per mezzo dei satelliti meteorologici portano ad assumere un valore medio di circa il 35%. | |
ALIASING | (Previsione numerica). Instabilità non lineare. Fenomeno che si genera nei modelli numerici di previsione e per cui si ha un fittizio trasferimento di energia tra la piccola e la larga scala. Viene eliminato con l'uso di tecniche spettrali. | |
ALISEI TRADE WIND | Venti al suolo che soffiano continuamente tra circa 5° e 30° di latitudine. Furono regolarmente utilizzati per la navigazione a a vela. Sono dovuti allo spostamento dell'aria dalle fasce di alta pressione subtropicali verso la fascia equatoriale delle basse pressioni. La forza di Coriolis devia questo spostamento verso destra nell'emisfero nord e verso sinistra nell'emisfero sud; gli A. spirano quindi da nord-est a nord dell'equatore e da sud-est al sud. La quota che essi raggiungono non supera di molto 1-2 km, dove si trova un'inversione del flusso. Nello schema semplificato di circolazione generale dell'atmosfera, gli A. rappresentano il ramo che fa fluire aria dalle latitudini sub-tropicali verso la fascia equatoriale. Tale flusso è compensato in quota dai contralisei. | |
ALTA PRESSIONE RELATIVA, AREE POLARI DI | Aree poste alle alte latitudini, con venti orientali molto variabili. | |
ALTEZZA | Distanza verticale tra una superficie orizzontale o un punto dello spazio atmosferico ed una superficie orizzontale di riferimento. | |
ALTEZZA BAROMETRICA | Altezza riferita ai barometri a mercurio. E' sinonimo di "lettura barometrica", di "lunghezza della colonna di mercurio", di "dislivello barometrico", e non va confusa con l'altezza del barometro sul suolo o sul livello del mare. | |
ALTEZZA DELL'ONDA | (Moto ondoso). Distanza verticale fra il cavo e la cresta dell'onda. | |
ALTITUDINE | Distanza verticale tra una superficie orizzontale o un punto dello spazio atmosferico e il livello medio del mare (lmdm). | |
ALTITUDINE-PRESSIONE | Altitudine calcolata secondo un'atmosfera fittizia (atmosfera tipo o standard) al di sopra della superficie isobarica 1013,2 hPa. | |
ANALISI DI SCALA | In meteorologia dinamica, stima dell'ordine di grandezza di ciascun termine nelle equazioni differenziali che rappresentano le leggi fisiche governanti l'atmosfera, allo scopo di decidere quali e quanti trascurarne per semplificare il sistema. Fu introdotta da J. Charney nel 1948. Vedi anche SCALA SINOTTICA. | |
ANALOGIE, METODO DELLE | Consiste nella possibilità di confrontare una certa situazione, per esempio quella attuale, con un'altra verificatasi in epoca anteriore e che presenti le stesse caratteristiche evolutive. La validità di detto metodo è ancora oggi oggetto di discussione. | |
ANTICICLONE | Zona di alta pressione caratterizzata da isobare generalmente chiuse e con valori di pressione decrescenti dal centro alla periferia. | Approfondimento |
ANTICICLONE ATLANTICO | Anticiclone dinamico. E' noto soprattutto col nome di anticiclone delle Azzorre, in quanto la sua posizione media si trova alla latitudine di queste isole. | |
ANTICICLONE CANADESE | Anticiclone continentale termico o semipermanente che si forma d'inverno sul Nord America. | |
ANTICICLONI CONTINENTALI INVERNALI | Anticicloni semipermanenti. Fra tutti gli A., sono i maggiori generatori di nebbie. Queste sono persistenti ed occupano in particolar modo le regioni centrali dell'area anticiclonica e possono durare anche parecchie settimane. | |
ANTICICLONE DELLE AZZORRE | Vedi ANTICICLONE ATLANTICO. | |
ANTICICLONI DI BLOCCO BLOCKING ANTICYCLONES | Anticicloni così definiti perché ostacolano o rovesciano per un certo tempo i venti prevalenti occidentali delle medie latitudini; essi sono particolarmente frequenti sopra la Siberia di NE, l'Alasca, la Groenlandia settentrionale e la Scandinavia, dove il loro sviluppo può spesso essere spiegato come una conseguenza dinamica della curvatura del limite termico tra l'acqua calda oceanica portatasi alle alte latitudini e una coltre di neve persistente sul continente a est e a sud-est. | |
ANTICICLONI DI CHIUSURA | Anticicloni mobili costituiti da aree di alta pressione che dividono le varie famiglie di cicloni. Si formano nella parte posteriore di ogni intera famiglia. Rispetto agli anticicloni interciclonici, possiedono una maggiore intensità, centri di massimo con più isobare chiuse ed un'estensione paragonabile a quella di un ciclone centrale. | |
ANTICICLONI DINAMICI | Altro nome con cui sono noti gli anticicloni permanenti o stazionari. Vengono detti dinamici poiché sono una conseguenza diretta della circolazione intertropicale. | |
ANTICICLONI FREDDI | Altra denominazione con cui sono noti gli anticicloni mobili. Devono questo nome all'aria fredda da cui sono costituiti. | |
ANTICICLONI INTERCICLONICI | Anticicloni mobili costituiti da aree di alta pressione inserite fra i singoli cicloni di una stessa serie. In realtà, più che di A., si tratta di cunei d'alta pressione non tanto estesi e generalmente dello stesso ordine di grandezza dei cicloni entro cui si frappongono. | |
ANTICICLONI MIGRANTI MIGRATORY HIGHS | Aree di alta pressione che si formano, ad intervalli, durante l'anno. Gli A.M., pur spostandosi anch'essi sotto l'impulso dei venti da occidente, sono più stabili dei cicloni. | |
ANTICICLONI MOBILI | Si suddividono in anticicloni interciclonici e anticloni di chiusura. Sono costituiti da aria fredda post-ciclonica, artica se si tratta di A.M. del fronte artico ed intermedia se invece si tratta di A.M. del fronte tropicale. Hanno una tropopausa alquanto bassa (7-8 km) sia alle medie latitudini e sia anche quando arrivano alle latitudini subtropicali. | |
ANTICICLONI MONSONICI | Altro nome con cui sono noti gli anticicloni semipermanenti. Sono detti anche anticicloni stagionali. | |
ANTICICLONI PERMANENTI | A. della fascia subtropicale. Sono chiamati anche anticicloni dinamici o stazionari. Devono la loro stazionarietà al fatto che sono continuamente alimentati in qualunque periodo dell'anno dalla circolazione intertropicale. Presentano una posizione geografica che oscilla fra il 25° e il 30° parallelo di latitudine N e S. Il corpo di questi A. è costituito da aria tropicale, è molto massiccio, occupa tutta la troposfera e talvolta penetra anche nella bassa stratosfera. | |
ANTICICLONE RUSSO | Anticiclone semipermanente che si forma sulla Russia durante il periodo invernale. In realtà non è altro che un grande ed ampio promontorio dell'anticiclone continentale asiatico. | |
ANTICICLONI SEMIPERMANENTI | Detti anche termici o stagionali. Sono poco mobili e si formano d'inverno sui continenti raffreddati delle medie e delle alte latitudini (specialmente sulle grandi estensioni continentali del Nord America e dell'Asia). Gli strati d'aria sovrastanti queste regioni, si raffreddano sia per contatto con il suolo sia per irraggiamento diretto e, diventando in questo modo specificamente più pesanti, discendono dando luogo alla formazione di aree anticicloniche. D'estate questi A., a causa del riscaldamento dei continenti, svaniscono o presentano un campo barico relativamente alto o quasi livellato e quindi privo di gradienti. I più notevoli A. S. invernali sono quelli del continente asiatico, che con un possente promontorio si estende fino alla Siberia e alla Russia (chiamato pertanto da noi anche anticiclone siberiano o russo), e quello del continente americano, con centro sul Canada, detto anticiclone canadese. | |
ANTICICLONI STAGIONALI | Altro nome con cui sono noti gli anticicloni semipermanenti. Sono detti anche anticicloni monsonici. | |
ANTICICLONI SUBTROPICALI | Anticicloni permanenti (detti anche dinamici o stazionari). Situati prevalentemente sugli oceani Atlantico, Pacifico ed Indiano, devono la loro origine alla circolazione intertropicale. Il minor riscaldamento degli oceani e il minor attrito tra superficie marina e flusso d'aria, rispetto alle aree continentali, rende la divergenza così piccola che le correnti si dispongono quasi parallele alle isobare impedendo la defluenza dell'aria dalla parte centrale dell'area anticiclonica e mantenendo così la sua intensità. Hanno una tropopausa molto alta ed una stratosfera fredda. Inoltre, nei loro strati più bassi sono alimentati dall'aria polare degli anticicloni di chiusura dei sistemi ciclonici del fronte tropicale. Raggiunti i tropici, l'aria polare si trasforma gradualmente in aria tropicale. Gli A.S. rivestono una grande importanza nell'evoluzione del tempo alle latitudini temperate. | |
ARIA ARTICA (A) | Aria proveniente dal mar glaciale artico. E' sempre una massa d'aria fredda, dato che è l'aria più fredda che conosciamo. | |
ARIA EQUATORIALE (E) | Aria proveniente dalle zone equatoriali, ma che non raggiunge l'Europa. | |
ARIA POLARE (P) | Aria proveniente dalle regioni artiche e subartiche dell'emisfero nord e dalle regioni antartiche e sub-antartiche dell'emisfero sud. Può assumere il ruolo di massa fredda o di massa calda a seconda della sua origine e secondo la stagione. | |
ARIA SECCA | Aria alla quale è stato tolto il vapore acqueo. Generalmente si dice che l'aria è secca quando l'umidità relativa è bassa. | |
ARIA TROPICALE (T) | Aria originaria delle zone degli alisei di entrambi gli emisferi, limitate verso il polo dalla fascia delle alte subtropicali. Per le nostre latitudini, è sempre una massa calda. Per contro, a latitudini più basse, può assumere il ruolo di massa fredda in confronto all'aria equatoriale. | |
ARIA UMIDA | Si dice generalmente che l'aria è umida quando l'umidità relativa è alta. | |
ARIA UMIDA NON SATURA | Aria in cui il vapore acqueo non raggiunge la saturazione. | |
ASCENDENZE TERMICHE | Correnti convettive. Sono caratteristiche delle masse d'aria instabili. Esse danno origine a nubi di tipo particolari, i cumuli. | |
ASSE DI UNA DEPRESSIONE | Linea che partendo dal centro della depressione al suolo, unisce i centri della depressione corrispondenti a tutte le quote. Un asse molto inclinato, dal suolo alla quota, è indice di forte dinamicità. Un asse che va via via verticalizzandosi, può preannunciare il prossimo colmamento della depressione." | |
ATMOMETRO DI BELLANI | Strumento utilizzato nelle stazioni agricole canadesi. E' un piccolo piatto nero e poroso, mantenuto umido e posto ad un'altezza di 4 piedi, al di sopra della superficie del suolo. | |
ATMOSFERA | - Fluido gassoso che, soggetto alla forza di attrazione della Terra, l'avvolge ed è con essa solidale nei suoi movimenti di rivoluzione e rotazione, per i quali è anche sottoposta alla forza centrifuga.
- Unità di misura della pressione, utilizzata soprattutto nell'industria. Equivale ad 1 kg per cm quadrato. Corrisponde quasi alla pressione atmosferica, da cui il nome.
| |
ATMOSFERA ADIABATICA | Atmosfera caratterizzata da un gradiente adiabatico. | |
ATMOSFERA BAROCLINA | Atmosfera in cui le superfici di ugual densità e quelle isobariche risultano inclinate e non parallele alla superficie terrestre. | |
ATMOSFERA BAROTROPICA | Atmosfera in cui le superfici isobariche e quelle di uguale densità sono parallele alla superficie terrestre. Si tratta di un'atmosfera ideale, poiché presuppone l'assenza di differenze termiche sulla Terra. Una tale atmosfera sarebbe in quiete rispetto alla Terra, venendo a mancare in essa le differenze di pressione che producono il moto. | |
ATMOSFERA INDIFFERENTE | L'atmosfera si definisce indifferente, in corrispondenza di una data quota, quando l'eventuale spostamento verticale di una particella d'aria non genera alcun sistema di forze e la particella spostata rimane nella sua nuova posizione. | |
ATMOSFERA INSTABILE | L'atmosfera si definisce instabile, in corrispondenza di una data quota, quando l'eventuale spostamento verticale di una particella d'aria genera un sistema di forze che allontana sempre più la particella dalla posizione di partenza. | |
ATMOSFERA LIBERA | Quella parte dell'atmosfera che è lontana dalla diretta influenza del suolo. | |
ATMOSFERA POLITROPICA | Modello di atmosfera in cui l'andamento della pressione con la quota più si avvicina alle condizioni reali. | |
ATMOSFERA STABILE | L'atmosfera si definisce stabile, in corrispondenza di una data quota, quando l'eventuale spostamento verticale di una particella di aria genera un sistema di forze che tendono a ricondurre la particella nella posizione primitiva. | |
ATMOSFERA SUBADIABATICA | Atmosfera caratterizzata da un gradiente subadiabatico. | |
ATMOSFERA SUPERADIABATICA | Atmosfera caratterizzata da un gradiente superadiabatico. | |
ATMOSFERA TIPO (OACI) | E' un'atmosfera di riferimento, le cui proprietà sono definite in funzione dell'altezza. L'aria tipo è definita al livello del mare con le seguenti caratteristiche, a 45 gradi di latitudine: - Temperatura: 15 gradi centigradi - diminuisce nei primi 11 km di 6,5 gradi centigradi ogni 1000 metri (gradiente verticale) - tra 11 e 20 km è costante, pari a -56,5 gradi centigradi
- Pressione: 760 mmHg, pari a 1013,25 hPa
- Peso molecolare: 28,966
- Densità: 1,226 kg/mc- Umidità: 0.
| |
ATTINOMETRIA | Parte della meteorologia che misura l'intensità calorifera e luminosa delle radiazioni solari per mezzo di attinometri. | |
ATTINOMETRO | Apparecchio per la misurazione del calore solare. E' costituito da un grosso termometro di vetro, contenente una soluzione di solfato ammonico, posto in una cassetta che ha tre pareti annerite ed una di vetro (è quella che si volge verso i raggi solari). | |
ATTRITO ESTERNO (Se) | Interviene tra le particelle d'aria ed il suolo, e quindi riguarda gli strati bassi dell'atmosfera. Si oppone al moto ed è direttamente proporzionale alla velocità della particella. | |
ATTRITO, FORZA D' (S) | Forza che, al suolo (ed in misura decrescente fino a circa 1000 metri di quota), costringe il vento a tagliare le isobare facendolo convergere nelle zone di bassa pressione e divergere da quelle di alta. Si manifesta negli strati bassi dell'atmosfera per il contatto con la superficie terrestre oppure nei vari strati sovrapposti d'aria che scorrono gli uni sugli altri a differenti velocità per la turbolenza. | |
ATTRITO INTERNO (Si) | Originato dalla turbolenza tra i vari strati che scorrono uno rispetto all'altro con differenti velocità. | |
AURORE BOREALI | Si producono a quote comprese tra 700 e 1000 km e sono dovute all'arrivo nell'atmosfera terrestre delle regioni polari di particele ionizzate emesse dal Sole e la cui traiettoria viene influenzata dal campo magnetico terrestre. | |
AUSTRO | Vento caldo e umido che proviene dal Mezzogiorno. | |
AVVEZIONE | Sostituzione di uno più strati della colonna d'aria preesistente (in deflusso) con aria (in afflusso) più fredda o più calda. L'A. è il maggior responsabile delle variazioni locali di pressione, rispetto ai movimenti verticali ed alla convergenza o divergenza. | |
AVVEZIONE CALDA | Produce diminuzione di pressione. | |
AVVEZIONE FREDDA | Produce alla base della colonna aumenti di pressione, in quanto l'aria fredda è più densa e quindi, a parità di volume, ha massa maggiore di quella calda. | |
AVVISI DI TEMPESTA | Sono "messaggi di pericolo" emessi per la sicurezza della navigazione marittima, sia d'altura che di costa e per la protezione meteorologica dei litorali. | |
AZIONE 43 | Programma di costituzione di una rete integrata di boe meteorologiche-oceanografiche nelle acque europee, concepito dalla Cooperazione scientifica e tecnica (COST) in seno alla CEE. | |
AZIONE 70 | Programma di costituzione di un Centro europeo per le previsioni a media scadenza, concepito dalla Cooperazione scientifica e tecnica (COST) in seno alla CEE. | |
AZIONE 72 | Programma di standardizzazione e sviluppo di apparecchiature meteorologiche, concepito dalla Cooperazione scientifica e tecnica (COST) in seno alla CEE. | |
B |
BACINO DI EVAPORAZIONE | Strumento usato dall'ufficio meteorologico degli Stati Uniti. Fornisce valori sovrastimati, a causa del riscaldamento dell'acqua contenuta nel bacino. | |
BALANCE EQUATION | Equazione di equilibrio che permette di ricavare il campo del vento dal campo del geopotenziale. | |
BANDA DI FUNZIONAMENTO | (Telerilevamento). L'intero intervallo di lunghezza d'onda dell'energia elettromagnetica che un sensore è in grado di rilevare. | |
BAR | Unità di misura della pressione introdotta da V.Bjerknes nel 1912, definita dalla forza di 1 milione di dine esercitata sulla superficie di 1 cm2. In pratica però, essendo questa misura troppo grande, si usa la sua millesima parte, detta millibar (mb). | |
BARIA | Unità di pressione nel sistema C.G.S. Equivale ad 1 dina su cm quadrato. Nella pratica viene usato il millibar (mb) = 1000 barie, per non misurare la pressione atmosferica con numeri troppo grandi. | |
BARNES, FORMULA DI BARNES'S FORMULA | Formula sufficientemente accurata introdotta da Barnes (1968) per semplificare il calcolo della temperatura di condensazione per sollevamento, altrimenti calcolabile attraverso procedure iterative poiché funzione implicita di temperatura e punto di rugiada del livello d'inizio del sollevamento stesso. | |
BAROGRAFO | E' un barometro aneroide registratore. L'indice porta una pennina riempita d'inchiostro che si sposta su una carta fissata ad un tamburo ruotante. Nei B. si mettono parecchie capsule in serie per amplificare l'azione dei cambiamenti di pressione. | |
BAROGRAMMA | Il diagramma di registrazione della pressione atmosferica. | |
BAROMETRO ANEROIDE | Consiste in una capsula metallica nella quale è stato praticato il vuoto. Le deformazioni della capsula sono trasmesse ad un indice che si sposta davanti ad un quadrante graduato in base ad una taratura effettuata mediante confronto con un barometro a mercurio. I B.A. sono poco ingombranti e facilmente trasportabili, al contrario del barometro a mercurio. Tuttavia, a causa del loro meccanismo e delle proprietà delle capsule, essi possono sregolarsi ed è necessario controllarli periodicamente per confronto con un barometro a mercurio. | |
BAROSCOPIO | Piccola bilancia utilizzata per la verifica sperimentale dell'esistenza della spinta archimedea. | |
BAROSFERA | Termine proposto per indicare la parte più bassa e pesante dell'atmosfera, fino a 8 km di quota. | |
BAROSISMI | Vibrazioni sismiche del suolo, provocate da azioni atmosferiche (vento e mare agitato), in concomitanza con sensibili depressioni barometriche. | |
BAROTERMOGRAFO | Dispositivo registratore della temperatura e della pressione atmosferica; come strumento usato nelle esplorazioni aerologiche, è conosciuto col nome di meteorografo. | |
BASSA PRESSIONE DINAMICA | Bassa pressione che si estende dal suolo fino all'alta troposfera. | |
BASSA PRESSIONE EQUATORIALE, FASCIA DI | Fascia di basse pressioni, situate al livello del mare lungo la zona equatoriale, determinata dalla circolazione intertropicale. Tale fascia è compresa tra il 15° parallelo N ed il 15° parallelo S. Essa non si presenta continua, ma spezzata in tre depressioni più pronunciate, situate in prevalenza sui continenti, e precisamente sulla parte meridionale del deserto del Sahara, nel Messico e nella parte meridionale del continente asiatico. L'origine delle depressioni sui continenti va ricercata nel forte attrito esistente su questi, che fa convergere maggiori quantità d'aria verso la fascia depressionaria continentale che su quella marina, dove l'attrito è minore. Questa forza convergente abbinata al surriscaldamento dei continenti dà luogo alla formazione di estese ed intense correnti convettive per cui la fascia depressionaria si approfondisce più che sui mari. | |
BASSA PRESSIONE, FASCE SUBPOLARI DI | Fasce ben definite poste all'incirca in corrispondenza dei circoli polari e interessate dai nuclei delle depressioni e alle quali si associano venti variabili. | |
BERGERON, PROCESSO DI | Processo descritto da Bergeron nel 1935, mediante cui, nelle nubi miste prevalentemente composte di gocce d'acqua sopraffuse, i cristalli di ghiaccio si accrescono a spese delle gocce d'acqua. | |
BIOCLIMATICI, INDICI | Indici numerici che trovano applicazione in biometeorologia e bioclimatologia medica. Esprimono una valutazione della condizione fisiologica umana (di benessere o di disagio) mediante formule matematiche, in relazione ad alcuni parametri meteorologici come temperatura, umidità relativa, vento, pressione atmosferica. I principali I.B. sono: | |
BOLAM | (BOlogna Limited Area Model). Modello ad area limitata sviluppato presso il centro ISAO-CNR di Bologna, nelle due versioni a differente risoluzione spaziale in cui questo modello risulta operativo presso il Centro Meteo-Idrologico della Regione Liguria. | |
BORA, PORTA DELLA | Una delle vie di accesso diretto al mare mediterraneo per le masse d'aria fredda provenienti dai quadranti settentrionali. Altre vie d'accesso sono la porta di Gibilterra, la valle del Rodano e della Garonna. | |
BOYLE, LEGGE DI | La densità (cioè la massa per unità di volume) è proporzionale alla pressione. Questa relazione implica che nell'atmosfera la densità diminuisca con la quota: man mano che questa aumenta, la massa d'aria che rimane su un dato punto è sempre più piccola; pertanto la pressione esercitata è minore. | |
BRINA | Deposito di ghiaccio dall'aspetto cristallino, generalmente a forma di scaglie, aghi, piume o ventagli. | |
BRUNT, LEGGE PARABOLICA DI | Regola il raffreddamento del suolo, nell'ipotesi di vento debole e cielo sereno. Esprime in termini quantitativi il rapporto che intercorre tra umidità atmosferica e perdita di energia per irraggiamento (quanto più è ridotta l'umidità, tanto maggiore sarà la perdita di energia). | |
BRÜNT-VAISALA, FREQUENZA DI N | (meteorologia dinamica). Numero che contiene informazioni sulla stabilità dell'atmosfera. Si utilizza negli studi delle ondulazioni provocate dall'orografia. | |
C |
CALABROSA o GHIACCIO COMPATTO | Idrometeora che si forma in modo analogo alla galaverna, con la differenza che il rivestimento di ghiaccio è più compatto ed è semitrasparente perché prodotto dal congelamento rapido di goccioline d'acqua, sopraffuse e relativamente grosse. | |
CALIGINE | Litometeora formata dalla sospensione nell'atmosfera di particelle secche estremamente piccole, invisibili ad occhio nudo, la cui concentrazione è sufficiente a dare all'aria un aspetto opalescente. | |
CALIGINE DA SABBIA | Litometeora formata dalla sospensione nell'atmosfera di polvere o di minuti granuli di sabbia sollevati dal suolo prima del momento dell'osservazione da una tempesta di polvere o di sabbia. | |
CALMA DI VENTO | Quando la velocità del vento è inferiore a 1 nodo (1 nodo = 1 miglio nautico all'ora = 1,852 km/h). | |
CALORE LATENTE DI CONDENSAZIONE | Quantità di calore liberata da 1 grammo di vapore acqueo che condensa (600 calorie o 2500 joule). | |
CALORE LATENTE DI EVAPORAZIONE(L) LATENT HEAT OF EVAPORATION | Quantità di calore che occorre fornire ad 1 grammo di acqua per farla evaporare. Essa ammonta a circa 600 calorie (2500 joule). Sebbene vari con la temperatura, spesso viene considerato costante. | |
CALORE LATENTE DI FUSIONE | Quantità di calore che deve essere fornita a 1 kg di sostanza che ha raggiunto il suo punto di fusione, per trasformarla da solido a liquido. | |
CALORE SPECIFICO | Si dice C.S. di una sostanza la quantità di calore necessaria per innalzare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 kg di quella sostanza. Varia da sostanza a sostanza ed è generalmente piccolo per i solidi e grande per i liquidi. | |
CALORIA | Quantità di calore necessaria per fare aumentare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 g d'acqua. | |
CAMPO BARICO AL SUOLO | In pratica, si traccia riportando, su una carta geografica, in corrispondenza delle varie stazioni meteorologiche, il valore della pressione ridotto al livello del mare ed unendo con una linea tutti i punti aventi la medesima pressione. | |
CAMPO BAROCLINO | Campo in cui le superfici isobariche risultano inclinate e precisamente più alte e più distanziate fra loro dalla parte dell'aria calda, più basse e più ravvicinate tra loro dalla parte dell'aria fredda. | |
CAPANNINA METEOROLOGICA Approfondimento | E' stata concepita per la più idonea sistemazione degli strumenti destinati alla misura ed alla registrazione della temperatura dell'aria e delle grandezze ad essa collegate (umidità relativa, temperatura del punto di rugiada, tensione di vapore,ecc.). | |
CAPPI Constant Altitude Plan Position Indicator | (Radarmeteorologia). Fornisce una rappresentazione panoramica abbastanza precisa degli ostacoli situati ad un'altezza prestabilita al di sopra del suolo. A quest'altezza il fascio esplora descrivendo anelli concentrici, quindi l'antenna muta con continuità l'angolo di elevazione. Vengono presentate le condizioni medie per lo strato orizzontale centrato all'altezza prescelta. | |
CAROTAGGIO DEI GHIACCI, TECNICA DEL | Tecnica attraverso cui si riesce a stabilire le grandi variazioni climatiche della Terra. Un buon testo divulgativo su questo argomento è: CALDER, N., - La macchina del tempo, Zanichelli, Bologna. | |
CARTE SINOTTICHE | Carte così denominate perché riferite alle osservazione effettuate nello stesso tempo da tutte le stazioni di una rete meteorologica mondiale. | |
CEILING | Altezza della base delle nubi più basse, quando la base è al di sotto di 1500 metri o al di sotto dell'altitudine minima di settore più elevata, se quest'ultima è superiore a 1500 metri, e quando le nubi coprono più della metà del cielo. | |
CEPPMT | Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine. Ha sede a Reading (U.K.). | |
CHARLES, LEGGE DI | La densità non dipende soltanto dalla pressione; per una data pressione, è inversamente proporzionale alla temperatura. Questa relazione implica che lo spessore di una colonna d'aria delimitata da due superfici a pressione costante diminuisce al diminuire della temperatura della colonna d'aria. | |
CHILOCALORIA | Unità di misura del calore. 1 kcal è la quantità di calore necessaria per fare aumentare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 kg di acqua; 1 kcal=1000 calorie. | |
CICLOGENESI | Processo che porta alla formazione di un minimo di pressione. Perché abbia inizio una ciclogenesi, si deve avere divergenza orizzontale in quota, con rimozione di più aria di quanta se ne accumuli per convergenza orizzontale al suolo. | |
CICLONE | Zona di bassa pressione con isobare generalmente chiuse e valori di pressione crescenti dal centro alla periferia. | |
CICLONE AD ONDA | Detto anche ciclone giovane. E' la prima fase di formazione di un ciclone extratropicale. Si tratta di un breve stadio di transizione, che dura generalmente da 12 a 24 ore. | |
CICLONE EXTRATROPICALE | Ciclone che si forma lungo il fronte principale tropicale (polare) o lungo un fronte secondario delle latitudini temperate. | |
CIRCOLAZIONE GENERALE DELL'ATMOSFERA | Quadro generale del movimento dell'aria, così come emerge da uno studio dei valori medi dei venti durante lunghi periodi di tempo. | |
CIRCOLAZIONE INTERTROPICALE | Nel modello di circolazione generale dell'atmosfera, in cui si considera la Terra in rotazione intorno al proprio asse, indica il flusso che s'instaura tra equatore e tropici. Tale flusso determina, al livello del mare, una fascia di basse pressioni lungo la zona equatoriale, compresa fra il 15° parallelo N ed il 15° parallelo S, e una cintura di alta pressione alle latitudini subtropicali di entrambi gli emisferi, compresa fra il 25° e il 40° parallelo. | |
CIRCOLAZIONE MERIDIANA | Circolazione teorica dell'aria che s'instaurerebbe tra equatore e poli qualora la Terra non ruotasse intorno al proprio asse e possedesse una superficie omogenea. Con queste premesse, lo scambio termico tra regioni calde e regione fredde avrebbe luogo in modo diretto costituendo una circolazione chiusa, con aria che s'innalza all'equatore e che ridiscende ai poli. | |
CLIMA | Insieme dei fenomeni meteorologici caratterizzanti lo stato medio dell'atmosfera in un punto della superficie terrestre. Tenendo presenti le influenze del C. sulla vita, può anche definirsi il complesso delle condizioni atmosferiche che rendono una regione più o meno adatta alla evoluzione delle varie specie vegetali e animali e in particolare dell'uomo. Gli elementi che lo costituiscono sono l'umidità, la temperatura, i venti con il loro diverso coordinamento e avvicendamento; tali elementi , a loro volta, dipendono da fattori più complessi, quali la latitudine, l'altitudine, la distanza dal mare, ecc. | |
CLIMAP | Programma di collaborazione fra quattro università statunitensi che, avvalendosi dei dati dei fondali oceanici, si ripromettono di tracciare carte delle condizioni climatiche e carte delle correnti marine su tutti gli oceani del mondo. | |
COALESCENZA | Fusione per collisione delle gocce d'acqua in una nube. E' il principale meccanismo del processo di crescita delle gocce all'interno delle nubi. | |
CODICI | Sono composti da una serie di forme simboliche costituite da lettere simboliche (o gruppi di lettere simboliche) rappresentanti elementi meteo o, secondo i casi, altri elementi geofisici. | |
CODICI REGIONALI | Sono destinati unicamente allo scambio nell'ambito di una determinata regione dell'OMM. | |
COMMA | Polar low di seconda specie. Struttura nuvolosa a forma di virgola, in cui è prevalente il moto rotatorio. Generalmente questo sistema si innesca nella regione posteriore di un fronte sinottico che si muove principalmente con moto traslatorio. L'innesco avviene solitamente per un'irruzione d'aria fredda che alimentando l'instabilità del nucleo rotatorio preesistente, favorisce la formazione della C. | |
CONDENSAZIONE DEL VAPORE ACQUEO | La condensazione del vapore acqueo nell'aria è conseguenza del raffreddamento che essa subisce nel suo movimento verticale. Questo sollevamento può avere origine termica (sollevamento convettivo) oppure dinamica (sollevamento forzato). | |
CONDUZIONE | Uno dei meccanismi di propagazione del calore. Il calore viene trasferito mediante la collisione fra le molecole in rapido movimento che caratterizzano l'estremità di un corpo surriscaldato, e le molecole più lente di un corpo freddo. Parte dell'energia cinetica delle molecole più veloci passa alle molecole più lente e il risultato di collisioni successive è un flusso di calore attraverso il corpo. Solidi, liquidi e gas sono tutti conduttori di calore anche se il potere conduttivo dei gas è inferiore, perché le molecole sono relativamente distanti e quindi interagiscono con minore frequenza rispetto a solidi e liquidi. Essendo l'aria una cattiva conduttrice di calore, il riscaldamento dell'atmosfera per conduzione molecolare si arresta ai primi strati, cioè a quelli a contatto immediato con il suolo. | |
CONFIGURAZIONE AD "OMEGA" | Particolare configurazione delle correnti atmosferiche, detta ad "omega" per la somiglianza con la omonima lettera greca maiuscola (W). | |
CONFIGURAZIONI BARICHE CARATTERISTICHE | Anticiclone, ciclone, promontorio, saccatura, sella, pendio. | |
CONSERVATIVE, GRANDEZZE | Grandezze che, poiché variano il meno possibile rispetto alle trasformazioni che normalmente avvengono nell'atmosfera, possono essere considerate rappresentative delle proprietà di un corpo d'aria omogenea. Ad esempio, nel campo delle temperature termodinamiche, la grandezza che meglio risponde a tali requisiti è la temperatura pseudo potenziale. | |
CONTORNO, CONDIZIONI AL | (Previsione numerica). Informazioni di cui ogni modello di previsione meteorologica necessita per poter integrare correttamente le equazioni primitive. Si possono identificare due tipi di condizioni al contorno: laterali e al limite superiore e inferiore. | |
CONTORNO AL LIMITE SUPERIORE E INFERIORE, CONDIZIONI AL | (Previsione numerica). Condizioni necessarie per tutti i tipi di modelli di previsione. Rivestono un preciso significato fisico: le descrizioni degli scambi di calore e di acqua tra terreno e atmosfera hanno un ruolo determinante nel corretto funzionamento del modello. | |
CONTORNO LATERALI, CONDIZIONI AL | (Previsione numerica). Condizioni al contorno necessarie esclusivamente per i LAM, poiché il dominio spaziale di integrazione dei modelli a scala globale ricopre l'intero pianeta. Le condizioni al contorno laterali vengono generalmente fornite a regolari intervalli di tempo, da un modello a scala maggiore, basandosi quindi su osservazioni per l'istante iniziale, e su previsioni per gli istanti successivi. La necessità di considerare le C. al C.L. rappresenta una complicazione notevole per i LAM, in quanto si deve far ricorso a tecniche che permettano alle onde di ogni frequenza generate all'interno del dominio di potersi propagare anche all'esterno di esso, senza dare luogo a fenomeni di riflessione ai bordi. Inoltre, deve essere possibile, per un'informazione proveniente dall'esterno, propagarsi senza distorsioni all'interno del dominio del modello. Quando non si dispone di informazioni dall'esterno, si può far ricorso a tecniche come lo Sponge Method. Tuttavia, il metodo oggi universalmente adottato è il Nesting. | |
CONTRALISEI | Venti della media troposfera che nell'emisfero settentrionale soffiano da SW, mentre in quello meridionale fluiscono da NW. Nel modello semplificato di circolazione generale dell'atmosfera, i C. costituiscono il ramo che in quota fa fluire aria dall'equatore verso le medie latitudini. | |
CONVERGENZA | = divergenza negativa, ovvero confluenza delle correnti verso una linea (C. lineare) o un punto (C. ciclonica), con aumento di massa. Generalmente la C. delle correnti nei bassi strati atmosferici, oltre a provocare un aumento della velocità del vento ed un addensamento dell'aria, produce anche un sollevamento della stessa e quindi un movimento ascendente. Si ha C., ad esempio, nella parte posteriore delle saccature. | |
CONVETTIVO COMPLESSO, SISTEMA | Sistema costituito da cumulonembi agglomerati in una struttura con periodo di vita di circa 6 ore e superficie di diametro intorno ai cento chilometri. | |
CONVEZIONE | Uno dei meccanismi di propagazione del calore, per cui un certo volume di fluido a temperatura elevata (gas o liquido) si sposta da una regione all'altra trasferendo la sua energia interna. Può essere libera, forzata, intensa (deep convection), leggera (shallow convection), o limitata alla media troposfera (mid-level convection). Nei modelli numerici di previsione, si tiene conto della convezione (in quanto fenomeno sub-grid) attraverso la sua parametrizzazione, a meno che il passo di griglia non scenda sotto il paio di chilometri. In tal caso, i processi convettivi possono essere rappresentati esplicitamente dal modello. | |
CONVEZIONE A MEDIA QUOTA MID-LEVEL CONVECTION | Convezione in cui le celle convettive si originano a livelli posti al di sopra dello strato limite, come ad esempio, gli Altocumuli castellani. | |
CONVEZIONE FORZATA | Movimento verticale ascendente di aria indotto da forze meccaniche o dinamiche come sollevamento frontale, orografico, di convergenza del flusso del vento nei bassi strati. | |
CONVEZIONE INTENSA DEEP CONVECTION | Convezione che si verifica in maniera predominante nelle situazioni perturbate caratterizzate da un ampio strato di instabilità condizionale e convergenza di umidità a larga scala. | |
CONVEZIONE LEGGERA SHALLOW CONVECTION | Convezione che si verifica principalmente nel flusso non perturbato, in assenza di flusso convergente a larga scala. La fonte di umidità è fornita dall'evaporazione al suolo. In genere non produce precipitazioni. | |
CONVEZIONE LIBERA | Movimento verticale ascendente di aria causato da differenza di densità e connesso all'instabilità idrostatica. | |
COORDINATE , SISTEMA ASSOLUTO DI | Vedi INERZIALE, SISTEMA DI COORDINATE. | |
COORDINATE , SISTEMA RELATIVO DI | Sistema di coordinate utilizzato per studiare in modo più comprensivo il moto delle particelle d'aria, fisso con la Terra e quindi mobile rispetto al sistema assoluto. | |
CORIOLIS, FORZA DI | Vedi FORZA DEVIANTE. | |
CORONA | Fotometeora costituita da una o più serie (raramente più di tre) di anelli colorati con centro nel Sole o nella Luna e di raggio relativamente piccolo. | |
CORPO NERO | (Telerilevamento). Radiatore ideale. | |
CORRELAZIONE, COEFFICIENTE DI | (Simbolo: r) Esprime quantitativamente il grado di correlazione fra due fenomeni. Esso può assumere valori compresi fra -1-e +1 e il suo significato è che non vi è alcuna correlazione tra le due grandezze se esso vale zero, mentre le due grandezze sono l'una funzione lineare crescente dell'altra se r vale +1, l'una funzione lineare decrescente dell'altra se r vale -1. | |
COST 78 | Indagine condotta nell'ambito dell'azione di coordinamento europeo per lo sviluppo tecnico scientifico in campo meteorologico. | |
COSTANTE SOLARE | Quantità di energia che, in ogni minuto, giunge ai confini dell'atmosfera, su 1 cm2 di superficie, posta perpendicolarmente ai raggi del Sole. E' pari a circa 2 calorie ovvero, introducendo l'unità di irradiazione, 2 Langley per minuto. | |
criterio di Courant - Friedrichs - Levy (CFL) | (Previsione numerica). Criterio che stabilisce che il passo temporale dt utilizzato per l'integrazione deve essere scelto in modo tale che l'avvezione di una variabile in questo intervallo di tempo sia sempre inferiore alla lunghezza di una cella. | |
CURVA DI STATO | Rappresenta la distribuzione effettiva della temperatura dell'aria ambiente nello spazio al di sopra della stazione di radiosondaggio, approssimativamente lungo la verticale. Si ottiene riportando, su un diagramma, in ordinate le altitudini (o le pressioni) e in ascisse la temperatura. | |
D |
DENSITA' DELL'ARIA | E' maggiore nei bassi strati atmosferici, dove risente maggiormente della forza di attrazione, mentre va progressivamente diminuendo verso l'alto. | |
DEPRESSIONE DEPRESSION, LOW | Regione della superficie terrestre, o di una superficie di livello, su cui la pressione atmosferica è bassa rispetto alle zone circostanti, con un minimo di pressione all'incirca nella parte centrale della regione stessa. Caratterizzata da isobare chiuse, approssimativamente concentriche, e da circolazione spiraliforme del vento, convergente dalla periferia verso il centro (in senso antiorario nell'emisfero boreale, orario nell'australe). | |
DEPRESSIONE MOBILE | Sistema atmosferico mobile costituito da una bassa pressione dinamica e dall'aria circolante in essa. | |
DEPRESSIONI SOTTOVENTO | Rappresentano la maggioranza dei cicloni che interessano il Mediterraneo. La loro genesi è determinata dagli effetti dinamici del sollevamento e della canalizzazione delle masse d'aria fredda che penetrano nel Mediterraneo attraverso le vie d'accesso di Gibilterra, della valle del Rodano e della Garonna, e attraverso la "porta della Bora". | |
DESERTIFICAZIONE | Aumento, in intensità o estensione, delle condizioni desertiche che comportano una riduzione della produttività biologica e, quindi, una diminuzione della massa biologica vegetale e della capacità del suolo di rispondere alle necessità del mondo animale e vegetale (Bottari). | |
DETECTION CAPABILITY (DC) | (Previsione numerica). Capacità dei modelli di previsione numerica di rappresentare il maggior numero di parametri fisici riconducibili a modelli concettuali. | |
DEVIANTE, FORZA | Vedi FORZA DEVIANTE. | |
DIAGRAMMA TERMODINAMICO | E' un grafico per l'analisi delle grandezze aerologiche che caratterizzano lo stato dell'atmosfera in un dato luogo e in un dato momento: pressione, temperatura, umidità, vento, misurate approssimativamente lungo la verticale. Si chiamano termodinamici quei grafici le cui superfici rappresentano delle energie, mentre la denominazione di emagramma viene riservata a quelli le cui aree sono rigorosamente conformi all'energia. I D. maggiormente usati fra i molti proposti da vari autori sono:- il D.T. di Stuve;- l'emagramma di Refsdal;- il tifigramma di Schaw. In genere, quasi tutti i D. hanno in ordinata le pressioni al posto della quota, poiché è la variazione di pressione (espansione o compressione) che causa la variazione di temperatura nei movimenti verticali dell'aria (verso l'alto o verso il basso). | |
DIAGRAMMA TERMODINAMICO DI STUVE | Diagramma termodinamico avente in ascisse la temperatura in scala lineare (in gradi centigradi), in ordinate le pressioni in scala esponenziale (in millibar) decrescenti verso l'alto. | |
DIFFUSIONE SCATTERING | (Telerilevamento). Fenomeno fisico per il quale la radiazione elettromagnetica viene riflessa in tutte le direzioni a causa delle particelle sospese nel mezzo attraversato. | |
DINAMICA DEI FLUIDI | Parte della fisica che studia le proprietà dei fluidi in moto. | |
DIVERGENZA | Consiste nell'incremento o nel depauperamento di massa per effetto di afflusso e deflusso orizzontali differenziati. Quando l'afflusso è più consistente del deflusso si ha aumento della pressione alla base della colonna, viceversa, quando è il deflusso ad essere più consistente la pressione diminuisce. | |
DOWNBURST | Forte raffica discendente che giunta vicino al suolo si espande con grande violenza generando venti estremamente pericolosi. E' generalmente associato alle nubi temporalesche. | |
E |
EBOLLIZIONE | Si raggiunge quando la pressione di vapore diventa uguale alla pressione atmosferica: si ha un'evaporazione molto intensa, con formazione di bolle ascendenti di vapore all'interno del liquido, che vengono a liberarsi in superficie. Poiché la pressione atmosferica diminuisce con l'altitudine, la temperatura di E. è sempre più bassa man mano che ci si innalza. | |
ECMWF | European Center for Medium range Weather Forecasts. Centro Europeo per le previsioni a medio termine. Fu fondato nel 1975 sotto l'impulso dei servizi meteorologici dei Paesi membri della Comunità Economica Europea. Ha sede a Reading, cittadina a circa 40 km ad ovest di Londra. Alla costituzione ed alla gestione del Centro parteciparono 17 nazioni europee. Il Centro divenne operativo nel 1978 e migliorando la sua produzione costantemente diffonde ogni giorno ai Paesi membri centinaia di campi previsti fino a 7 giorni di scadenza e campi mediati dal sesto al decimo giorno. | |
ECO | (Radar meteorologia). Segnale riflesso da un bersaglio. L'ampiezza dell'E. può servire a valutare l'intensità della pioggia. | |
ECOMET | Accordo stipulato fra i Servizi Meteorologici europei riguardante la distribuzione dei dati e dei prodotti meteorologici. Il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana ha sottoscritto l'accordo ECOMET nel novembre 1996. | |
EFFEMERIDI ORBITALI | Consentono di ricavare una rappresentazione grafica della posizione del satellite nello spazio. | |
ELIOFANIA | Vedi INSOLAZIONE. | |
ELIOFANOGRAFO | (o ELIOFANOMETRO O ELIOGRAFO). Strumento che misura la durata della radiazione solare diretta in rapporto alla nuvolosità. | |
EMAGRAMMA | Diagramma termodinamico che consente di rappresentare l'evoluzione delle caratteristiche fisiche di masse d'aria che subiscono delle variazioni di quota. Questo diagramma porta in ascisse la temperatura in gradi centigradi; in ordinate non si riportano le altitudini, ma una funzione dei corrispondenti valori della pressione. La scala utilizzata in ordinate è proporzionale a p0,288, il che permette di ottenere delle adiabatiche simili a quelle che si otterrebbero se si riportassero le altitudini. | |
EMAGRAMMA DI REFSDAL | Emagramma avente in ascisse le temperature in scala lineare e in ordinata le pressioni in scala logaritmica. | |
EMISFERI DI MAGDEBURGO | Esperienza che si realizza con due emisferi metallici che sono semplicemente applicati l'uno contro l'altro mediante il contatto delle superfici accuratamente spianate e ingrassate. Tra gli E. viene praticato il vuoto. Se le superfici di contatto sono a tenuta d'aria, non si riesce più a separarle. | |
EMISSIVITA' SPETTRALE | (Telerilevamento). Rapporto, per ogni intervallo dello spettro, fra la radianza emessa dal corpo reale e quella che alla stessa temperatura assoluta emetterebbe il corpo nero. | |
ENERGIA SOLARE | Si distribuisce irregolarmente sulla Terra a causa delle caratteristiche astronomiche e fisiche del globo. Determina differenze di pressione, fra punti posti alla medesima altezza, e mette l'aria in movimento rispetto alla Terra. | |
ENTALPIA | E' una proprietà fisica della materia ed è importante in tutte le trasformazioni termodinamiche riguardanti cambiamenti di pressione e di volume. Il termine fu introdotto nel 1850 da Rudolf Clausius per indicare, in un sistema termodinamico, la somma dell'energia interna e dell'energia che vi fluisce. L'entalpia è un modo conveniente di rappresentare la variazione dell'energia totale di un fluido. Viene misurata in joule e spesso viene riferita all'unità di massa. | |
EQUATORE METEOROLOGICO | Vedi ZONA INTERTROPICALE DI CONVERGENZA. | |
EQUAZIONE DELLA CONTINUITA' EQUATION OF CONTINUITY | Equazione valida per fluidi continui che esprime il principio della conservazione della materia: la massa uscente da un dato volume deve eguagliare la variazione di massa all'interno del volume dato. | |
EQUAZIONE DELLE TENDENZE | Equazione mediante cui è possibile spiegare la natura del campo di divergenza in quota, collegandolo alle variazioni di pressione in superficie. Si ottiene dall'equazione della statica e da quella della continuità. | Approfondimento |
EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DELL'ATMOSFERA | Equazione esprimente il gradiente barico verticale in funzione della densità dell'aria. | Approfondimento |
EQUAZIONI PRIMITIVE Primitive Equations | Equazioni fondamentali del moto. Costituiscono lo strumento analitico che in linea teorica permette la prognosi dell'evoluzione dell'atmosfera terrestre. | |
ERA GLACIALE, PICCOLA | (Climatologia). La più recente crisi climatica della Terra, manifestatasi con un brusco e intenso raffreddamento del pianeta tra il 1600 e il 1800. | |
ERRORE DI ANALISI | (Previsione numerica). Errori che si commettono nel riportare dati sparsi in punti di un grigliato regolare. | |
ERRORE DI TRONCAMENTO | (Previsione numerica). Vedi TRONCAMENTO, ERRORE DI. | |
ESCURSIONE TERMICA DIURNA | Differenza tra la temperatura massima e la temperatura minima di uno stesso giorno. | |
ETEROSFERA | Regione dell'atmosfera posta al di sopra dei 90 km di altezza dove la sua composizione è soggetta a dissociazione molecolare e ad altri processi quali la diffusione, la fotodissociazione, la fotoionizzazione, oltre a processi di ricombinazione. Comprende la ionosfera e l'esosfera ed è separata dalla sottostante omosfera dall'omopausa. | |
EUMETNET | Rete di servizi europea mediante cui le singole risorse e le capacità operative dei Servizi Meteorologici aderenti all'accordo, sono messe in comune, con la finalità di migliorare sia il rapporto costo/beneficio per gli utenti della meteorologia che la qualità dei servizi offerti. Il primo esempio di coordinamento scientifico ed operativo è stato rappresentato dal programma MAP (Mesoscale Alpine Programme). Il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana ha aderito all'accordo EUMETNET sin dal novembre 1996. | |
EVAPORIMETRO PICHE | Strumento usato soprattutto in Francia, costituito da un tubo pieno d'acqua distillata che evapora attraverso un filtro di carta in quantità dipendente dal deficit igrometrico dell'aria all'ombra. | |
F |
FANAS | Messaggi che si riferiscono ai satelliti dell'ex-Unione Sovietica. | |
FASCE DI VAN ALLEN | Zone dell'atmosfera in cui le particelle elettricamente cariche vengono imprigionate e concentrate dalla Terra. | |
FENOMENI CONVETTIVI | I F.C. di maggiore rilevanza sono stati classificati in un certo numero di famiglie: F.C. isolati e sistemi convettivi organizzati (vedi). | |
FENOMENI CONVETTIVI ISOLATI | Sono caratterizzati dalla presenza di celle convettive isolate di breve durata e non interagenti tra loro, generate da instabilità locale della colonna atmosferica. La cella convettiva tipica è descritta come una regione di convergenza al suolo e di forti correnti ascensionali ("updraft", almeno 10 m/s), con una sezione orizzontale dell'ordine dei 10-100 km2, e una vita media di 30-50 minuti. | |
FENOMENI SUB-GRID | (Previsione numerica). Fenomeni fisici (come la convezione, i processi radiativi, ecc.) non risolti dalla griglia e che pertanto non possono essere inclusi esplicitamente nei modelli numerici di previsione. Poiché questi fenomeni (agenti su scale dell'ordine delle decine di chilometri) influenzano in larga misura i flussi su larga scala rifornendoli, ad esempio, di grandi quantità di vapor acqueo, calore e quantità di moto, è necessario tenerne conto attraverso la parametrizzazione. Incrementando la risoluzione, alcuni processi possono, almeno in parte, essere rappresentati esplicitamente (ad esempio, la convezione). | |
FETCH | Estensione di mare aperto su cui spira il vento da una direzione costante. | |
FILTRAGGIO | Efficace mezzo per mettere in evidenza la proprietà fondamentale dell'atmosfera, che è quella di essere prossima a regimi di equilibrio. | |
FINESTRA INFRAROSSA | Zona di interruzione dello spettro di assorbimento, compresa tra le lunghezze d'onda di 8.5 e 11 micron, in cui il vapore acqueo è "trasparente", cioè non assorbe l'energia raggiante terrestre. | |
FIRMA SPETTRALE | Comportamento spettrale del coefficiente di riflessione r di una superficie, determinato dalla proprietà delle superfici di riflettere con diversa intensità le radiazioni elettromagnetiche al variare della lunghezza d'onda. | |
FISICA DELL'ATMOSFERA | Disciplina scientifica che si occupa dello studio generale dell'atmosfera, dei suoi elementi costitutivi e dei suoi particolari fenomeni. | |
FOEHN o SUBSIDENZA OROGRAFICA | Fenomeno caratteristico dovuto a correnti d'aria che incontrano un ostacolo orografico. Si manifesta nel lato sottovento della barriera orografica con scorrimento discendente dell'aria, riscaldamento dinamico e diminuzione dell'umidità relativa. E' caratterizzato da vento alquanto caldo e a raffiche. Vedi anche STAU. | |
Forecast Verification | (Previsione numerica). Disciplina che si occupa della fase di verifica delle prestazioni di un modello numerico di previsione meteorologica. Esistono diverse metodologie di verifica, ampiamente documentate in letteratura, che si adattano al tipo di previsione fornita dal modello in esame, sia essa di tipo deterministico o probabilistico. | |
FORME SIMBOLICHE | Ogni F.S. porta un numero preceduto dalle lettere FM. Questo numero è seguito da un numero romano per identificare la sessione della CMS dell'OMM o (a partire dal 1974) dalla CSB che ha approvato la F.S. come nuova forma o ha fatto l'ultimo emendamento alla sua versione anteriore. | |
FORME SIMBOLICHE, SISTEMA FM DI NUMERAZIONE DELLE | Questa numerazione permette di distinguere fra loro le forme simboliche e di non confonderle con le tavole di codice che sono numerate solamente con quattro cifre. Esempi: - FM15-V-METAR
- FM16-V-SPECI
- FM48-V-AIRMET
| |
FORMULA DI LAPLACE | Permette di calcolare lo spessore di uno strato d'aria in funzione della sua temperatura e della sua pressione. Grazie alla F. di L. si può quindi "riportare" la pressione al livello del mare: ciò permette di confrontare le pressioni misurate in stazioni poste a quote diverse. | |
FORZA APPARENTE | Forza che non genera il moto, ma lo modifica sia nella direzione che nella velocità. | |
FORZA CENTRIFUGA | Forza apparente dovuta alla forza d'inerzia della particella d'aria tendente a mantenere la propria direzione iniziale di moto lungo una traiettoria curvilinea. E' diretta normalmente alla traiettoria verso l'esterno, ed è direttamente proporzionale al quadrato della velocità ed inversamente proporzionale al raggio di curvatura. | Formula |
FORZA DEVIANTE (D) | Forza che impedisce all'aria di muovere direttamente dall'alta verso la bassa pressione, nella direzione e nel verso della forza di gradiente, costringendola lungo le isobare a "circolare" attorno ai centri di alta e bassa pressione. Si tratta di una forza apparente la cui esistenza viene postulata per spiegare l'effetto della rotazione terrestre sui corpi in movimento rispetto alla Terra. | Formula |
FORZA DI ATTRITO | Vedi ATTRITO, FORZA DI. | |
FORZA DI GRADIENTE | Forza che imprime alle masse d'aria un movimento in direzione normale alle isobare. | |
FOSCHIA MIST | Sospensione nell'atmosfera di goccioline di acqua microscopiche, o di particelle igroscopiche umide, che riducono la visibilità, ma non al di sotto di 1 km. Le goccioline sono più piccole e più disperse che nel caso della nebbia che, peraltro, ha la stessa costituzione. La F. ha un aspetto grigiastro. | |
FRONTE | Superficie di separazione tra due masse d'aria. E' costituito da una sottile zona di transizione, e non da una superficie netta, che si estende orizzontalmente per 100 - 200 km o verticalmente per 1-3 km. | Regole per tracciare i fronti |
FRONTE CALDO | E' la superficie di separazione tra una massa d'aria calda avanzante su una certa zona, e una massa d'aria fredda che sta arretrando dalla zona stessa. In un F.C., l'aria della massa calda sale rapidamente lungo la superficie frontale, tendendo a sovrapporsi a quella della massa fredda e raffreddandosi progressivamente; il vapore acqueo contenuto nell'aria calda si condensa, dando luogo a formazioni nuvolose e a precipitazioni. | |
FRONTE CALDO ATTIVO | Tipo di fronte caldo in cui la componente del vento attraverso il fronte cresce perpendicolarmente al fronte con l'altezza; è accompagnato da nubi e precipitazioni. | |
FRONTE CALDO INATTIVO | Si ha quando la velocità del vento, perpendicolarmente al fronte, decresce con l'altezza. E' caratterizzato da cirri rotti (in quantità maggiore di 4/8) e da altocumuli. | |
FRONTE FREDDO | E' la superficie di separazione tra una massa d'aria fredda avanzante su una certa zona e una massa d'aria calda retrocedente sulla stessa zona. In un F.F., l'aria della massa fredda tende ad insinuarsi sotto quella della massa calda, sollevandola violentemente. Il sollevamento dell'aria calda provoca lungo tutto il fronte la formazione di grandi sistemi nuvolosi, che possono essere fonti di precipitazioni, talvolta anche violente. | |
FRONTE FREDDO ATTIVO | Tipo di fronte freddo in cui la componente del vento perpendicolarmente al fronte decresce con l'altezza attraverso il fronte. E' accompagnato da una larga zona di nubi e precipitazioni avanti e dietro di esso, poiché l'aria al di sopra del fronte viene sollevata in alto. Relativamente al fronte, l'aria si muove a ritroso. | |
FRONTE FREDDO DI PRIMA SPECIE | Si ha quando la componente del vento, perpendicolare ad un fronte freddo, cresce con l'altezza nell'attraversare il fronte. Abitualmente si muove velocemente e non è accompagnato da cattivo tempo dopo il suo passaggio. | |
FRONTI, TEORIA DEI | Teoria elaborata dai meteorologi della scuola norvegese (particolarmente Bjerkness), che mette in evidenza l'esistenza dei fronti. E' una teoria di importanza fondamentale per l'interpretazione e la previsione della maggior parte dei fenomeni meteorologici delle zone temperate. | |
FROUDE, NUMERO DI F | (meteorologia dinamica). Grandezza adimensionale introdotta per applicare approssimazioni o semplificazioni delle equazioni del moto in base all'altezza dell'orografia. E' definito come il rapporto tra la velocità caratteristica del flusso (U) ed il prodotto tra l'altezza dell'ostacolo (H) per la frequenza di Brünt-Vaisala (N): F = U/NH. | |
FUMO | Sospensione nell'atmosfera di minute particelle provenienti da combustione. | |
G |
GALAVERNA | Vedi GHIACCIO GRANULOSO. | |
GEOPOTENZIALE | E' l'energia potenziale dell'unità di massa rispetto al livello del mare, ed è dato numericamente dal lavoro che occorrerebbe compiere per sollevare l'unità di massa dal livello del mare all'altezza a cui la massa si trova; si esprime in altezza geopotenziale. | |
GEOSTROFICO, VENTO | Vedi VENTO GEOSTROFICO. | |
GHIACCIAMENTO | Formazione di un deposito di ghiaccio su un aereo, o su alcune parti di esso, dell'acqua presente nell'atmosfera. | Approfondimento |
GHIACCIO AL SUOLO | Ghiaccio costituito di strati o di lastre di ghiaccio. E' originato dall'acqua non sopraffusa (a differenza del vetrone) della pioggia o della pioviggine che gela al suolo successivamente, oppure da uno strato di neve che, dopo la fusione parziale o completa, gela nuovamente. | |
GHIACCIO GRANULOSO o GALAVERNA | Idrometeora formata da un deposito di ghiaccio costituito da granuli più o meno separati da inclusioni d'aria, eventualmente forniti di ramificazioni cristalline. Si forma e si sviluppa sulle superfici esposte al vento per congelamento rapido di minutissime goccioline sopraffuse di nebbia o di nube. | |
GHIACCIO TRASPARENTE | Vedi GHIACCIO VITREO. | |
GHIACCIO VITREO | Deposito di ghiaccio, generalmente omogeneo e trasparente, proveniente dalla solidificazione di goccioline di pioviggine (ghiaccio trasparente) o di gocce di pioggia (vetrone), sopraffuse, sugli oggetti, la cui superficie è ad una temperatura inferiore o appena superiore a 0°C. | |
GLACIAZIONE PERMO-CARBONIFERA | (Paleoclimatologia). Brusco peggioramento delle condizioni climatiche della Terra che caratterizzò la fine del Paleozoico (248 milioni di anni fa). Quasi il 90% delle specie allora esistenti scomparve. | |
GLORIA | Fotometeora costituita da una o più serie di anelli colorati che l'osservatore può vedere intorno alla propria ombra portata su una nube costituita principalmente da numerose goccioline d'acqua, o sulla nebbia o, molto raramente, sulla rugiada. | |
GRADIENTE ADIABATICO SATURO o PSEUDOADIABATICO | (più propriamente detto gradiente termico verticale per aria satura). Variazione di temperatura con la quota di una massa d'aria satura. Mediamente vale 0,6 gradi ogni 100 metri. Una massa d'aria satura in movimento verso l'alto (o verso il basso), si espande raffreddandosi (o si comprime riscaldandosi) ricevendo il calore liberato dalla condensazione (o cedendo calore per l'evaporazione) del vapor acqueo in essa contenuto. | |
GRADIENTE ADIABATICO SECCO (g*) | (più propriamente detto gradiente termico verticale per aria secca o umida non satura). Variazione della temperatura subita da un pacchetto d'aria in ascesa o in discesa. Equivale a circa 1°C per ogni 100 metri di spostamento verticale. | |
GRADIENTE DI PRESSIONE o GRADIENTE BARICO ORIZZONTALE | Differenza di pressione tra due punti distanti tra loro un grado di meridiano (111 km) e situati sulla linea di massima pendenza delle isobare. In pratica, il G. di P. viene misurato dal rapporto tra la differenza di pressione tra due punti e la distanza tra i punti stessi: G = dp / dl. | |
GRADIENTE BARICO VERTICALE | Esprime la diminuzione della pressione al crescere dell'altezza, lungo la verticale. | |
GRADIENTE, FLUSSO DI GRADIENT FLOW | Flusso orizzontale privo di attrito che è parallelo alle isoipse cosicché l'accelerazione tangenziale scompare. | |
GRADIENTE SUBADIABATICO | Diminuzione della temperatura dell'aria con l'altezza minore di 1°C per ogni 100 metri (g < . In presenza di G.S., un pacchetto d'aria che sale (o che scende) si raffredda (o si riscalda) di più dell'aria ambiente. In un sistema di coordinate avente la temperatura lungo l'ascissa e le altezze lungo l'ordinata, la retta che rappresenta la suddetta variazione di temperatura si troverà a destra dell'adiabatica secca. | |
GRADIENTE SUPERADIABATICO | Diminuzione della temperatura dell'aria con l'altezza maggiore di 1°C per ogni 100 metri (g > . In presenza di un G.S., un pacchetto d'aria che sale (o che scende) si raffredda (o si riscalda) di meno dell'aria ambiente. In un sistema di coordinate avente la temperatura lungo l'ascissa e le altezze lungo l'ordinata, la retta che rappresenta la suddetta variazione di temperatura si troverà a sinistra dell'adiabatica secca. | |
GRADIENTE TERMICO VERTICALE | Vedi GRADIENTE VERTICALE DI TEMPERATURA. | |
GRADIENTE TERMICO VERTICALE ADIABATICO PER ARIA SECCA (g*) | Vedi GRADIENTE ADIABATICO SECCO. | |
GRADIENTE, VENTO DI | Vedi VENTO DI GRADIENTE. | |
GRADIENTE VERTICALE DEL VENTO | Variazione della velocità del vento sulla verticale. | |
GRADIENTE VERTICALE DI TEMPERATURA (g) | Variazione della temperatura per una differenza di livello di 100 metri. Si indica con la lettera greca minuscola gamma (g). Il gradiente medio della troposfera è di 0,56°C/100 m. Se la temperatura diminuisce, come avviene in generale con l'altezza, il gradiente è normale o positivo; se la temperatura non varia con l'altezza, il gradiente è nullo e se infine la temperatura aumenta con l'altezza, il gradiente è invertito o negativo. | |
GRAGNUOLA | Granelli di neve rivestiti da un sottile strato di ghiaccio. | |
GRANDINE | Caduta di globuli o pezzi di ghiaccio (chicchi), il cui diametro varia da 5 a 50 mm e talvolta anche più e che cadono sia separatamente sia agglomerati in pezzi irregolari più grossi. | |
GRANI DI GHIACCIO | Vedi GRANULI DI GHIACCIO. | |
GRANULI DI GHIACCIO | Gocce di pioggia congelate, o fiocchi di neve quasi completamente fusi che si sono congelati di nuovo. | |
GRAVITA', ONDE DI | Ondulazioni nell'atmosfera create per la gravità. Si generano sottovento ad una catena montuosa su cui scorre un flusso stabilmente stratificato. L'aria stabile trasportata su un rilievo diventa più densa raffreddandosi, e sotto l'influenza della gravità tende a sprofondare sottovento alla barriera montuosa oscillando intorno al suo punto di equilibrio. | |
GRAVITA' NORMALE, RIDUZIONE ALLA | Operazione per mezzo della quale il valore dell'altezza barometrica viene ridotto al livello del mare ed alla latitudine di 45°, tenendo conto della variazione del peso specifico del mercurio per effetto e dell'altitudine e della latitudine. | |
GRIB | Formato standard di codificazione stabilito dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale per l'archiviazione e la distribuzione dei campi meteorologici. | |
GROPPI o COLPI DI VENTO | Raffiche di vento più distanziate che si verificano nelle situazioni temporalesche o durante il passaggio di fronti freddi. | |
H |
HEAVISIDE, STRATI DI | Strati ionizzati determinati dall'influenza di particelle elettrizzate. Hanno la proprietà di riflettere le onde radioelettriche. | |
HEAT INDEX | Indice basato su una equazione empirica con il compito di descrivere quali siano le condizioni di temperatura e umidità più gradevoli per l'organismo umano. | |
HUMIDEX (H) | Uno degli indici utilizzati per valutare il benessere climatico per l'uomo in relazione all'umidità ed alla temperatura. Trova largo impiego in Canada. E' simile all'Heat Index. | Come si calcola? |
HYSPLIT | HYbrid Single-Particle Lagrangian Integrated Trajectory. Modello utilizzato per calcoli di dispersione degli inquinanti atmosferici da semplici traiettorie a dispersioni complesse e simulazioni di deposizione, usando sia il metodo particellare che quello dei pennacchi. | |
I |
IDROLOGIA | Scienza che comprende tutte le applicazioni della meteorologia a problemi idrologici, dalla gestione delle risorse idriche alla progettazione delle opere idrauliche. | |
IDROMETEORA | E' una meteora costituita da un insieme di particelle d'acqua, liquida o solida, in sospensione nell'atmosfera o precipitanti in seno ad essa, o sollevate dalla superficie terrestre per azione del vento, o depositate su oggetti che si trovino al suolo o nella libera atmosfera. | |
IGROMETRICO DELL'ARIA, STATO | Vedi UMIDITA' RELATIVA. | |
INDICE DI ARIDITA' | Rapporto tra precipitazioni e temperatura. | |
INDICE DI STABILITA' PER LA FORMAZIONE DELLA NEBBIA FOG STABILITY INDEX | L'indice di stabilità per la formazione della nebbia da irraggiamento prende in esame la temperatura al suolo (ts, in °C), la temperatura a 850 hPa (t850 , in °C), la temperatura di rugiada al suolo (tds , in °C), e l'intensità del vento a 850 hPa ( W850, in nodi), combinandoli in modo da ottenere un valore da confrontare con una scala di riferimento. A seconda dell'intervallo in cui tale valore ricade, si ottiene una indicazione sulla possibilità di formazione della nebbia da irraggiamento (possibilità debole, moderata, forte). | Come si calcola? Grafici e carte con OpenGrADS |
INDUTTIVO O DIRETTO, METODO | Metodo per cui, dalla conoscenza dei fatti, si risale a quella delle leggi. Fu spesso adoperato in passato per la soluzione dei problemi meteorologici, a causa della complessità dei fenomeni atmosferici causata dall'intervento di un numero molto elevato di elementi, e dalla difficoltà di applicazione delle ipotesi restrittive imposte dalla metodologia matematica. | |
INERZIALE, SISTEMA DI COORDINATE | (anche noto come SISTEMA ASSOLUTO DI COORDINATE). Sistema di coordinate costituito, ad esempio, da tre assi cartesiani, immobili, eventi l'origine sull'asse di rotazione terrestre (ad esempio, al centro della Terra) e collegati con le stelle fisse. | |
INSOLAZIONE | Quantità di luce solare, ricevuta in una qualsiasi area. Esprime il rapporto tra il numero di ore di radiazione solare effettivamente osservate e quello teorico per un determinato luogo e giorno. | |
INSOLAZIONE ASSOLUTA | Numero di ore effettive di sole avutesi durante un anno. | |
INSOLAZIONE MEDIA | Valore medio giornaliero dell'insolazione riferito ad un anno. | |
INSOLAZIONE RELATIVA | Insolazione limitata ad una singola situazione giornaliera. | |
INSTABILITA' INSTABILITY | Stato dell'atmosfera per cui una particella d'aria, comunque sollecitata verso l'alto o verso il basso, tende spontaneamente, anche cessando la sollecitazione, ad allontanarsi sempre più dal suo livello d'origine. L'I. si presenta quando il gradiente termico verticale dell'atmosfera è maggiore della termovariazione che la particella subisce nel suo movimento, a causa dell'espansione, o compressione, adiabatica. | |
INSTABILITA' DI CALCOLO | Instabilità che si verifica nei modelli numerici a causa degli squilibri contenuti nelle analisi dei dati di osservazione nell'atmosfera. La sorgente di questa instabilità può risiedere nelle analisi così come nei dati veri e propri. Sebbene situazioni di non equilibrio possono essere realmente presenti nell'atmosfera, è molto difficile che esse possano essere correttamente rilevate dai dati. Per ovviare a ciò si fa ricorso a diverse tecniche, come mutui aggiustamenti fra geopotenziale e vento o a equazioni di equilibrio ("balance equation"). | |
INSTANTANEOUS FIELD OF VIEW (IFOV) | (Telerilevamento). Rappresenta l'angolo diedro di visibilità del sensore al di sotto del quale il sensore stesso non riesce più a distinguere due oggetti separati. | |
INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE (IPCC) | Organismo fondato nel 1988 dall'OMM e dal Programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) allo scopo di stilare periodicamente rapporti tecnici che riportino lo "stato dell'arte" delle conoscenze scientifiche, tecniche e socio-economiche sul tema dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze. | |
INTERPOLAZIONE, TECNICHE DI | Vedi SCHEMI DI INTERPOLAZIONE. | |
INVERSIONE DI TEMPERATURA | Si ha allorché la temperatura, invece di diminuire, aumenta in funzione dell'altitudine. L'inversione termica al suolo si ha quando nelle notti serene, soprattutto invernali, il suolo si raffredda (per irraggiamento) sensibilmente; lo strato d'aria a contatto del suolo si raffredda anch'esso fortemente e più degli strati d'aria superiori: pertanto la temperatura dell'aria, a partire dal suolo, aumenta con la quota. L'inversione termica in quota si ha sovente negli anticicloni ed è causata dalla subsidenza. L'effetto di sbarramento provocato da questo tipo di inversione, blocca i movimenti ascendenti dell'aria, generando talvolta nubi ondulate (stratocumuli) e nubi lenticolari. | |
INVERSIONI DI PRECIPITAZIONE | Casi in cui gli apporti pluviometrici diminuiscono con l'aumento della quota. | |
IONOSFERA o TERMOSFERA | Regione dell'atmosfera che si estende al di sopra della mesopausa, fino ad una quota di 400-500 km. Ha un'importanza fondamentale nella propagazione delle onde elettromagnetiche e presenta variazioni con la latitudine, la stagione, l'ora del giorno e l'attività del Sole. | |
IRRAGGIAMENTO | Uno dei meccanismi di propagazione del calore. Questa forma di trasmissione del calore dipende molto dalle condizioni del cielo e dell'aria: l'I. è forte con cielo sereno ed aria secca, debole con cielo coperto ed aria umida. | |
IRIDESCENZA | Fotometeora che consiste in colorazioni che si osservano nelle nubi, a volte confuse insieme, a volte a bande sensibilmente parallele ai contorni delle nubi. I colori predominanti sono il verde e il rosa, spesso con sfumature "pastello". | |
ISENTROPICA, ANALISI ISENTROPIC ANALYSIS | Analisi riferita alla diagnosi dei moti verticali effettuata mediante l'uso delle superfici isentropiche. Ad eccezione di un breve periodo di uso durante gli anni '40, questa tecnica fu per lo più abbandonata fino agli anni '90, quando la disponibilità di computer più potenti rese più facile la produzione delle carte isentropiche. Esse sono oggi frequentemente utilizzate per la previsione a brevissimo termine durante la stagione invernale, quando gli effetti diabatici (forte riscaldamento, ecc.) sono meno dominanti. | |
ISENTROPICHE, SUPERFICI ISENTROPIC SURFACE | Superfici tridimensionali di uguale temperatura potenziale. | |
ISOBARA | Luogo dei punti i quali, al livello medio del mare, hanno la medesima pressione atmosferica. Si dice che l'I. ha curvatura ciclonica quando la sua concavità è rivolta verso le pressioni più basse, curvatura anticiclonica quando la sua concavità è rivolta verso pressioni più alte di quella che esiste sull'I. | |
ISOLA DI CALORE URBANA Urban heat island | Effetto climatico caratterizzato dal fatto che le città hanno una temperatura superficiale dell'aria diversa da quella delle zone rurali circostanti. Tale differenza è causata dai fabbricati urbani ed è una delle modificazioni del clima causate dall'impatto umano. | |
ISOTERMA | Sulle carte meteorologiche, è la linea che unisce i punti di uguale temperatura. Rappresenta l'intersezione di una superficie isotermica con la superficie terrestre. | |
J |
K |
KOSCHMIEDER, LEGGE DI | Legge che regola la visione di oggetti non luminosi. In base a tale legge la massima distanza x alla quale il pilota distingue ancora un marker dallo sfondo è data dalla relazione: e = Tx , dove T = trasmissività dell’aria [m-1]; e = soglia di contrasto; x = distanza visiva [m]. | |
L |
LAM Limited Area Model | (Previsione numerica). Modello numerico per la previsione meteorologica ad "area limitata", o modello a "mesoscala". Le caratteristiche principali che distinguono questo modello dalla famiglia dei modelli a "circolazione globale" (GCM, Global Circulation Model) consistono nelle simulazioni elaborate per un'area geografica limitata e nella risoluzione spaziale maggiore di quella dei GCM. Inoltre,la più accurata schematizzazione dell'orografia rispetto a quella dei GCM, dovrebbe consentire ai modelli ad area limitata una migliore simulazione degli eventi atmosferici. | |
LANGLEY | Unità di misura dell'irradiazione. Corrisponde ad una piccola caloria per centimetro quadrato. | |
LEAP-FROG | (Previsione numerica). Schema di integrazione temporale molto comune nei modelli numerici di previsione. E' spesso preferito ad altri perché semplice da risolvere, ma ha lo svantaggio di portare ad errori di fase e ad instabilità di calcolo specie se il passo temporale viola il criterio di Courant-Friedrichs-Levy (CFL). | |
LCL LIFTING CONDENSATION LEVEL | Lifting Condensation Level. (Livello di condensazione per sollevamento). Livello a cui l'aria sollevata dinamicamente raggiunge la saturazione. Per tracciare sul diagramma termodinamico l'LCL, bisogna trovare l'intersezione della isoigrometrica passante per il punto di rugiada al suolo con l'adiabatica secca condotta dalla temperatura effettiva al suolo. | |
LETTERE SIMBOLICHE | Nei messaggi, queste L.S. sono trascritte in cifre indicanti il valore o lo stato degli elementi descritti. Sono state elaborate delle specificazioni per le diverse L.S. al fine di permettere questa trascrizione in cifre. | |
LISIMETRO | Consiste in una certa quantità di terra, con una vegetazione simile a quella dell'ambiente naturale, che viene pesata regolarmente. | |
LIVELLI DI VOLO | Superfici isobariche identificabili quando l'altimetro tipo o standard è regolato su 1013,2 hPa, e separate dalla distanze verticali (corrispondenti a 500 piedi) prescritte per il volo di crociera degli aeromobili. | |
LIVELLO DI DIVERGENZA ZERO | Livello attraverso cui la divergenza lungo la verticale cambia di segno. | |
LOW LEVEL WIND SHEAR (LLWS) | Wind Shear riscontrabile lungo il sentiero di avvicinamento o lungo la pista nella fase del decollo o nella fase terminale dell'atterraggio. | |
LUNGHEZZA DELL'ONDA | (Riferita al moto ondoso del mare). Distanza orizzontale fra due creste o cavi successivi. | |
M |
MACROBURST | Downburst di grandi dimensioni, con diametro compreso tra 4 e 10 km. I M. più violenti provocano venti che possono raggiungere i 150 nodi ed hanno una durata variabile da 5 a 20 minuti. | |
MAGNETOPAUSA | Segna il limite del campo magnetico terrestre. E' situata fra i 60mila e i 70mila km di altezza. | |
MAIN BANG | (Impulso principale). Punto luminoso prodotto da un fascio di elettroni sullo schermo fluorescente di un radar. | |
MARE DI VENTO | (o onde di vento). Sistema di onde che si propagano subendo deformazioni perché tormentate dal vento attuale che soffia sul posto o nelle immediate vicinanze. | |
MARE LUNGO | (o mare morto). Sistema di onde che si ha quando, cessato il vento, la superficie del mare diviene meno tormentata e le onde diventano regolari e ritmiche, con cresta ondulata ma che non frange in quanto non è polverizzata dal vento. Si ha M.L. anche quando il vento localmente è assente, ma esistono onde provenienti da una zona di perturbazione lontana nella quale esse si sono formate o dalla quale si sono poi propagate. | |
MASSA D'ARIA | Determinato volume dell'atmosfera le cui caratteristiche fisiche sono omogenee. Queste dipendono dall'origine della massa d'aria e dalle trasformazioni che ha potuto subire nel suo spostamento. | |
MASSA D'ARIA ATTIVA | Massa d'aria che si sposta rapidamente, conservando le caratteristiche iniziali. | |
MASSA D'ARIA CALDA (W) | Massa d'aria più calda delle masse d'aria adiacenti o della superficie sulla quale si sposta. | |
MASSA D'ARIA CONTINENTALE (c) | Massa d'aria che ha percorso un lungo tragitto su un continente, subendone l'influenza e divenendo più secca. | |
MASSA D'ARIA FREDDA (K) | Massa d'aria più fredda delle masse d'aria adiacenti o della superficie sulla quale si sposta. | |
MASSA D'ARIA MARITTIMA (m) | Massa d'aria che ha percorso un lungo tragitto sull'oceano, saturandosi d'umidità. | |
MASSA D'ARIA OMOGENEA | Massa d'aria caratterizzata da temperatura e umidità uguali in tutti i punti della massa che hanno la stessa quota e che variano uniformemente con l'altezza. | |
MASSA D'ARIA RECENTE | Massa d'aria a non più di due giorni di tragitto dal suo luogo d'origine. Conserva perciò le caratteristiche iniziali. | |
MASSA D'ARIA, TEMPERATURA RAPPRESENTATIVA DI UNA | Vedi TEMPERATURA RAPPRESENTATIVA DI UNA MASSA D'ARIA. | |
MESOPAUSA | Base dell'inversione al limite superiore della mesosfera (ordinariamente verso gli 80-85 km). Subisce delle variazioni in altezza dovute ai processi atomici e molecolari connessi con i moti atmosferici. | |
MESOSFERA | Regione (situata fra la stratopausa e la mesopausa) in cui la temperatura va generalmente diminuendo con l'altezza, fino ad un valore minimo variabile tra -70°C e -90°C, intorno agli 80-90 km, quota alla quale si osservano le nubi nottilucenti. Vedi anche STRATO D. | |
MESSAGGI IN CODICE | Messaggi utilizzati per lo scambio internazionale di informazioni meteorologiche (osservazioni, previsioni, ecc.). | |
METEORA | Fenomeno osservato nell'atmosfera o sulla superficie del globo. Può essere una precipitazione, una sospensione o un deposito di particelle liquide o solide, costituite di acqua o no; può anche essere una manifestazione di natura ottica o elettrica. Le M. sono classificate in quattro gruppi: idrometeore, litometeore, fotometeore ed elettrometeore. | |
METEOROLOGIA | Opera scritta da Aristotele intorno al 340 a.C. L'interpretazione aristotelica dei fenomeni atmosferici ha dominato per quasi 2000 anni (fino alla fine del sec. XVI) il pensiero scientifico occidentale. | |
METEOROLOGIA DINAMICA DYNAMIC METEOROLOGY | Scienza che si propone di studiare il sistema di equazioni differenziali che rappresenta le leggi fisiche governanti il comportamento dell'atmosfera. La risoluzione anche approssimata di questo sistema di equazioni permette di prevedere il comportamento futuro della circolazione di masse d'aria in atmosfera entro ragionevoli limiti temporali. | |
METEOROLOGIA SINOTTICA | Branca della meteorologia che comprende la gran parte della meteorologia tradizionale, inclusa l'osservazione simultanea di vaste porzioni della Terra e l'analisi dei dati che sono alla base delle previsioni meteorologiche. | |
METEOROLOGICAL OPTICAL RANGE (MOR) | Massima distanza (in m) alla quale il pilota può ancora scorgere i marker presenti sulla pista. Si ottiene risolvendo l'equazione che esprime la legge di Koschmieder per e = 0.05. | |
METEOROPATIA | PRIMARIA: Sindrome costituita da una serie di disturbi (stato di malessere, calo di pressione del sangue, mal di testa, sudorazione, difficoltà di attenzione e di apprendimento, sensazione di debolezza, ecc.) che si manifestano in soggetti, per il resto sani, ma che sono più suscettibili degli altri al cambiamento del tempo. SECONDARIA: Si manifesta in un peggioramento di malattie già in corso. | |
MICROBURST | Downburst di piccole dimensioni il cui diametro è compreso tra 1 e 4 km. Ha una durata compresa tra 1 e 5 minuti ed è molto pericoloso perché provoca sia wind shear orizzontale che verticale. | |
MODELLO CONCETTUALE | Modello che descrive le caratteristiche essenziali di un fenomeno meteorologico ed identifica i processi fisici principali che lo determinano. | |
MODELLO AD AREA LIMITATA LIMITED AREA MODEL | Vedi LAM. | |
MODELLO A SCALA GLOBALE GLOBAL CIRCULATION MODEL | (Previsione numerica). Modello numerico di previsione meteorologica utilizzato per simulare il comportamento dell'atmosfera su tutto il pianeta. | |
modello numerico DI previsione meteorologica | (Previsione numerica). L'insieme delle procedure informatiche finalizzate alla risoluzione, mediante tecniche di integrazione numerica, del sistema di equazioni primitive alla base della meteorologia dinamica Attualmente i modelli possono essere distinti in due categorie: i modelli a scala globale e i modelli ad area limitata. | |
MOTO LAMINARE | (meteorologia dinamica). Moto di un fluido in cui ogni strato o filetto fluido conserva la propria individualità e lo scambio è dovuto alla sola diffusione molecolare. | |
MOTO TURBOLENTO | (meteorologia dinamica). Moto di un fluido in cui movimenti disordinati di rimescolamento si sovrappongono al moto medio e in cui non sono più individuabili lamine o filetti fluidi. | |
MULINELLO DI POLVERE O MULINELLO DI SABBIA | Insieme di particelle di polvere o di sabbia, accompagnato talvolta da piccoli detriti sollevati dal suolo in una colonna vorticosa di altezza variabile, di piccolo diametro e ad asse sensibilmente verticale. | |