Sfera armillare
Le sfere armillari, o armille, costituiscono un gruppo di antichi strumenti
astronomici che differiscono l'uno dall'altro, anche notevolmente, sia nella
forma che nell'uso a cui erano destinati.
La sfera armillare, o astrolabon (da non confondersi con l'astrolabio
planisferico), descritta per la prima volta da Claudio Tolomeo verso il 140
d.C., era costituita da una serie di grandi cerchi sui quali si potevano fissare
dei traguardi, e serviva a determinare la posizione del Sole, della Luna e dei
pianeti in coordinate celesti (eclittiche).
Nel Medioevo tale apparecchio divenne uno strumento didattico usato per
dimostrare i principi dell'astronomia. L'astronomo danese Tycho Brahe
(1546-1601) costruì tutta una serie di differenti tipi di armille, la più
importante delle quali aveva un solo cerchio completo (un cerchio di
declinazione graduato di legno e ottone del diametro di 2,7 metri) e fu usata
per l'osservazione diretta della posizione dei corpi celesti.
La maggior parte delle sfere armillari possiedono cerchi paralleli che
rappresentano i circoli polari artico e antartico, l'equatore e i tropici del
Cancro e del Capricorno. Il cerchio dell'eclittica è tangente ai due tropici e
forma un angolo di 23,5° con l'equatore. Vedi anche: sistemi
di coordinate (astronomia).
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