Duna

Si definisce duna un accumulo semipermanente di sabbia che si forma in certe zone dove il vento tende a soffiare in un'unica direzione, a velocità sufficientemente alta da spostare la sabbia, attraverso un terreno che permetta alla sabbia stessa di ammassarsi in modo regolare e consistente. Sebbene vengano normalmente associate ai deserti, le dune possono formarsi ovunque si riscontri una tale combinazione di vento e sabbia. La maggior parte delle più imponenti estensioni di dune, o deserti di sabbia (erg in arabo), si è sviluppata nel deserto del Sahara medio-orientale e nei deserti freddi interni dell'Asia centro-meridionale. La percentuale della superficie desertica terrestre ricoperta da qualche tipo di accumulo di sabbia varia tra il 25% e il 30%. La maggior parte della sabbia delle dune è bene assortita, cioè tutte le particelle tendono a rientrare in una ristretta gamma di dimensioni. Le particelle inferiori a 0,1 mm di diametro sono meno soggette all'erosione del vento poiché tendono ad aderire l'una all'altra, trattengono l'umidità e formano una superficie uniforme. I granuli di sabbia con diametro maggiore ai 0,5 mm, d'altra parte, sono così pesanti che raramente la velocità del vento è sufficiente per poterli spostare. Generalmente, per spostare la sabbia sono necessarie velocità di almeno 16 Km/h.

Esperimenti condotti con gallerie del vento o sul terreno, dimostrano che la sabbia si muove in tre modi: in sospensione, sotto forma di nubi che si innalzano fino ad altezze di 2500 m (v. tempeste di sabbia e polvere); attraverso la saltazione, un moto a balzi e salti della sabbia; strisciando e rotolando sulla superficie, moto riguardante solo i granelli di dimensioni maggiori. Una volta che il movimento sia iniziato (e nel caso che persista il vento), si possono formare dune ovunque il flusso uniforme del vento e della sabbia venga interrotto, ad esempio in presenza di lievi avvallamenti e di piccole irregolarità del terreno. La duna, una volta iniziato il processo, tende a crescere. Le osservazioni effettuate nell'erg del Sahara centrale hanno dimostrato che occorrono 40 anni per formare una duna alta 3 m e lunga 100 m. Una volta formatasi, una duna può avanzare a velocità che variano dai 15 ai 40 m l'anno. I campi di dune sono in genere estesi, in media con aree intorno ai 188.000 Km². In genere presentano tutti una combinazione di sei modelli di dune: lineari parallele, parallele ondulate o a mezzaluna, a mezzaluna isolate (barcane), stellari o radiali, paraboliche o a forma di U, e a strati o vene; i gruppi paralleli, chiamati dune longitudinali (seif), possono raggiungere lunghezze di 300 Km. Questi gruppi presentano creste lineari o cuspidate molto più lunghe e larghe, separate da strisce di superficie nuda relativamente ampie. Sembra che queste dune si formino ovunque venti periodici, come gli alisei, convergono e divergono in modo regolare.

Le dune a barcana sono piccole e si formano su superfici lisce e dure dove la disponibilità di sabbia è limitata.

Le dune a stella sono composte da bracci disposti a raggiera e si sviluppano sotto l'influenza di venti multidirezionali; una volta formatesi, queste dune sono relativamente stazionarie.

Le dune paraboliche tendono a formarsi in condizioni di maggiore umidità, in cui la vegetazione si stabilisce saldamente in una posizione ai piedi dei bracci laterali della duna, ancorandoli al terreno, mentre la parte centrale, instabile, continua a muoversi sottovento.

Le dune a strati e gli stringer (dune a forma di vena) si sviluppano dove è disponibile un grande quantitativo di sabbia e sono scarsi i venti direzionali a velocità variabile. Vedi anche: erosione e sedimentazione.

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Ultimo aggiornamento: 29/11/14