Chimica

La chimica è la scienza della natura che studia la composizione, la struttura e le proprietà delle sostanze, ed anche le trasformazioni che queste sostanze subiscono.

Poiché lo studio della chimica abbraccia l'intero universo materiale, esso occupa una posizione fondamentale per la comprensione delle altre scienze.

Come frutto di secoli di osservazioni e misure sui vari elementi e composti (v. chimica, storia della) si è giunti alla formulazione di una teoria chimica di base. Secondo questa teoria la materia è costituita da particelle microscopiche dette atomi. I più di cento tipi diversi di atomi che si conoscono prendono il nome di elementi chimici. Gli atomi dello stesso elemento, o di elementi differenti, si possono combinare insieme per formare le molecole e i composti (vedi composto chimico). Gli atomi sono tenuti insieme da forze, soprattutto di natura elettrostatica, indicate con il nome di legami chimici (vedi legame chimico). In una reazione chimica due o più molecole possono subire varie modificazioni in modo da formare molecole differenti attraverso la rottura e la costituzione di legami chimici (vedi reazioni chimiche).

BRANCHE DELLA CHIMICA

Tradizionalmente si ricorre a sottodivisioni per classificare i vari aspetti delle scienze chimiche. 

La chimica organica in origine si limitava a studiare i composti che si ottengono dagli organismi viventi, ma attualmente sono oggetto di studio anche gli idrocarburi (composti di carbonio e idrogeno) e i loro derivati. 

La chimica inorganica tratta dei composti che derivano da tutti gli elementi, con l'esclusione di quelli della chimica organica. 

La biochimica è la branca che si occupa dei composti e delle reazioni chimiche riguardanti i processi che avvengono nei sistemi viventi.

La chimica fisica studia la struttura della materia e le variazioni energetiche che si verificano nel corso delle trasformazioni chimiche e fisiche. Questo settore fornisce le basi teoriche per trattare i fenomeni osservati negli altri campi della chimica. 

La chimica analitica si interessa della identificazione delle sostanze chimiche, della determinazione della quantità delle varie specie presenti in un miscuglio e della separazione dei miscugli nei loro singoli componenti.

Attualmente hanno acquistato una precisa individualità anche particolari settori della chimica che si occupano di argomenti interdisciplinari, al confine tra la chimica e altre scienze della natura. Ad esempio, recenti ricerche hanno avuto per oggetto l'origine chimica della vita, cioè le reazioni tra molecole semplici a bassa pressione che danno luogo a molecole organiche complesse, come le proteine, che si trovano negli organismi viventi.
L'astrochimica è la scienza interdisciplinare che studia l'origine e l'interazione dei costituenti chimici, in particolare la materia interstellare, nell'universo. 

La geochimica si occupa degli aspetti chimici della geologia (ad es., dei miglioramenti nel trattamento dei minerali, dell'utilizzazione del carbone, del recupero del petrolio dagli scisti) e dell'impiego di prodotti chimici per estrarre petrolio da pozzi che, rispetto agli standard abituali, sono da considerare esauriti.

La chimica nucleare studia le trasformazioni naturali e indotte del nucleo atomico. Le ricerche in questo campo sono centrate attualmente sull'impiego dell'energia nucleare in condizioni di sicurezza e con sempre migliori rendimenti, e sullo smaltimento delle scorie radioattive. 

La radiochimica si interessa degli isotopi radioattivi degli elementi chimici e della utilizzazione di questi isotopi per migliorare la comprensione dei sistemi chimici e biochimici. 

La chimica dell'ambiente è un campo che ha per oggetto di indagine l'influenza di vari elementi e composti sulla biosfera.

STRUMENTAZIONE

La chimica è soprattutto una scienza sperimentale e le misure chimiche richiedono abitualmente l'attrezzatura di un laboratorio ben organizzato. Per misure di massa si impiegano bilance, pipette e burette per misurare volumi e termometri per determinare le variazioni di temperatura. I progressi fatti nel campo dell'elettronica e nella tecnologia dei computer hanno permesso la realizzazione di strumenti in grado di determinare le proprietà chimiche, la struttura e il contenuto delle sostanze con molta maggiore precisione e accuratezza di quanto avveniva in passato.
La maggior parte della strumentazione chimica moderna è dotata di tre componenti fondamentali: una sorgente di energia, un contenitore per il campione entro cui la sostanza in esame è sottoposta alla fonte di energia, e un rivelatore, che può essere di vari tipi e che determina l'effetto che l'interazione con l'energia ha avuto sul campione. Molto spesso la sorgente di energia è costituita da una radiazione elettromagnetica. Un diffrattometro a raggi X, ad esempio, permette al chimico di determinare la disposizione spaziale degli atomi, degli ioni o delle molecole che costituiscono i cristalli attraverso lo scattering (la diffusione) dei raggi x. La maggior parte dei laboratori moderni è dotata di spettrofotometri che operano nell'ultravioletto, nel visibile e nell'infrarosso, inviando fasci di luce di diverse lunghezze d'onda su campioni liquidi o gassosi. In questo modo il chimico può determinare la configurazione elettronica e la disposizione degli atomi nelle molecole. Uno spettrofotometro NMR (risonanza magnetica nucleare) sottopone il campione, immerso in un forte campo magnetico, ad una radiofrequenza. L'assorbimento di questa energia da parte del campione fornisce informazioni sui legami intramolecolari.
Tra gli altri apparecchi, ricordiamo lo spettrometro di massa (v. spettrometria di massa) che usa gli elettroni, e gli strumenti per l'analisi termica differenziale che si servono del calore. 

Una classe completamente diversa di strumenti è costituita dai cromatografi, che si servono della cromatografia per separare miscele complesse nei singoli componenti. Inoltre, impulsi estremamente brevi di luce laser sono usati per studiare i processi atomici e molecolari che hanno luogo nelle reazioni chimiche in tempi dell'ordine del microsecondo. Tutti questi apparecchi, insieme con altri non ricordati, forniscono una tale quantità di dati che si deve frequentemente fare ricorso all'aiuto dei computer per poterli analizzare.

IMPIEGHI

La chimica è in stretta relazione con i bisogni fondamentali dell'uomo: il cibo, gli indumenti, la tutela della salute. Le applicazioni della chimica sono di solito collegate con l'attività delle industrie che producono sostanze chimiche. Una notevole parte dell'industria chimica è interessata alla produzione di sostanze organiche e inorganiche, utilizzate poi da altre industrie come reagenti per processi chimici.
La chimica dei polimeri (molecole di grandi dimensioni costituite da unità semplici che si ripetono e sono tenute insieme da legami chimici, v. polimerizzazione) si interessa di materie plastiche, di resine, di gomme naturali e sintetiche, di fibre sintetiche e di strati protettivi. A partire dalla fine degli anni Trenta questo settore ha avuto uno sviluppo eccezionale. La produzione di gomma naturale e di sostanze protettive (tinture, vernici, lacche e smalti) ottenute da prodotti agricoli naturali è stata di sostegno per l'industria chimica per oltre 150 anni.
La ricerca di nuove fonti di energia e l'incremento di quelle esistenti è sotto molti aspetti un problema che interessa i chimici (v. combustibili). Il compito fondamentale dell'industria petrolifera è la raffinazione degli idrocarburi greggi per ottenere la benzina e altri derivati del petrolio (v. petrolchimici, prodotti). L'utilizzazione dell'energia nucleare dipende in notevole misura dalla preparazione per via chimica e dalla rigenerazione del combustibile, dal trattamento e dallo smaltimento dei residui nucleari e da problemi di corrosione e scambio termico. La conversione e l'immagazzinamento dell'energia solare sotto forma di energia elettrica è anzitutto un problema chimico, e la realizzazione delle celle a combustibile è basata sia sulla tecnologia chimica che su quella elettrochimica.
La ricerca chimica costituisce la base per la produzione di farmaci da parte dell'industria farmaceutica. L'introduzione controllata nell'organismo umano di particolari sostanze è di aiuto per la diagnosi, il trattamento e, spesso, la guarigione definitiva dalle malattie. La chemioterapia è uno dei principali mezzi di lotta contro il cancro.
A partire dal 1940 circa, si sono avuti straordinari incrementi nella produzione agricola, principalmente in conseguenza dell'uso introdotto dagli agricoltori di fertilizzanti e di antiparassitari (v. pesticidi). Altre industrie chimiche sono interessate alla produzione di saponi e detergenti, a trattamenti di vario genere cui sono sottoposti gli alimenti, e alla produzione di vetro, carta, metalli e materiale fotografico.

Impieghi particolari

Oltre alla sue aree fondamentali la chimica è anche un valido supporto per altre attività. Ad esempio, alla chimica ricorrono i musei per i problemi di conservazione e restauro, per la datazione delle opere d'arte e dei reperti (v. datazione radiometrica) e per la scoperta di falsi. I chimici prestano la loro opera anche presso i tribunali, effettuando perizie legali. I tossicologi studiano i potenziali effetti negativi delle sostanze chimiche sui sistemi biologici (v. tossicologia), di particolare importanza negli ambienti di lavoro nell'industria. Infine, con l'aumento della popolazione mondiale e la crescente rilevanza dei problemi ecologici, sta acquistando importanza il settore chimico che si occupa dei problemi igienici e dello smaltimento dei rifiuti.

TOSSICITA' E INQUINAMENTO

Con l'impiego della chimica e delle tecnologie ad essa collegate sono state prodotte delle sostanze che, o fin d'ora o in tempi lunghi, possono recare danno agli esseri umani, agli animali e all'ambiente. L'inquinamento non è un problema nuovo, ma la concomitanza di un rapido sviluppo dell'industria chimica e dell'impiego di sofisticati mezzi di rivelazione delle sostanze ha portato questo problema all'attenzione del pubblico (v. ambiente, inquinamento dell').
L'eliminazione dei prodotti di rifiuto delle industrie mediante immissione di gas nell'atmosfera e scarico nelle acque ha provocato gravi preoccupazioni per il degradamento dell'ambiente (v. inquinamento chimico). L'esposizione sistematica di certe categorie di lavoratori a sostanze tossiche ha causato problemi sanitari per gli effetti nocivi a tempi lunghi (v. lavoro, malattie del). Inoltre, l'uso di alcuni pesticidi, come il DDT, e di erbicidi, può causare con il tempo fenomeni di tossicità, i cui effetti sono attualmente solo noti in modo parziale. L'immagazzinamento in condizioni di sicurezza degli agenti predisposti per l'impiego in guerre chimiche e biologiche e l'eliminazione delle scorie radioattive continuano ad essere un serio problema. D'altra parte il progresso nello sviluppo delle tecnologie chimiche quasi sempre è, sotto qualche aspetto, alternativo al rispetto dell'ambiente.

PROSPETTIVE E SVILUPPI

Gli sviluppi futuri della chimica saranno in gran parte affidati alla ricerca di risposte a problemi tecnologici come la creazione di nuove fonti di energia e la eliminazione delle malattie, della fame e dell'inquinamento. Un altro obiettivo è il miglioramento della sicurezza nell'impiego di prodotti chimici già esistenti, come ad esempio i pesticidi. Indagini sugli aspetti chimici di maggiore complessità dell'organismo umano possono aprire nuove possibilità per comprendere malattie e disfunzioni. Il perfezionamento dei processi industriali servirà a minimizzare l'impiego dell'energia e delle materie prime, diminuendo in tal modo gli effetti negativi sull'ambiente.

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Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/11/14