TIROS

Originariamente la serie TIROS (Television and Infrared Observation Satellite, satellite per osservazioni televisive e con i raggi infrarossi) di dieci satelliti meteorologici, lanciati dalla NASA tra il 1960 e il 1965, venne sviluppata per sperimentare camere televisive e degli allineatori orizzontali e ad angolo solare da usare in meteorologia (v. satellite artificiale). Benché iniziato su base sperimentale, il programma divenne presto semioperativo. Ciascuno dei satelliti trasportava due telecamere, una con una lente grandangolare e l'altra che permetteva di riprendere con maggiore dettaglio un campo visivo più ristretto. Tra gli altri strumenti erano compresi diversi sensori infrarossi, un dispositivo autocercante dell'orizzonte, un registratore a nastro per immagazzinare le immagini e tre radio per trasmettere alla Terra le immagini e altri dati. La potenza necessaria era fornita da celle a energia solare e, all'interno del veicolo, da batterie al nichel cadmio. La generazione successiva di satelliti del programma, una serie di nove veicoli ESSA (Environmental Science Service Administration, Amministrazione al servizio della scienza dell'ambiente), lanciati tra il 1966 e il 1969, formò il sistema operativo Tiros (TOS, Tiros Operational System), che trasmetteva immagini del ricoprimento nuvoloso a stazioni situate in diverse nazioni. I satelliti ESSA utilizzavano telecamere sofisticate che erano state sperimentate nel precedente programma Nimbus, della NASA, una serie progettata per indagini scientifiche di meteorologia di più vasta portata. L'ESSA venne seguito dalla serie ITOS/NOAA, che iniziò con il lancio di Tiros-M nel 1970. Una volta in orbita il satellite venne ribattezzato ITOS-1 (Improved Tiros Operational Satellite-1, Satellite operativo Tiros migliorato-1). I cinque satelliti che lo seguirono in orbita tra il 1970 e il 1976 vennero chiamati NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration, Amministrazione nazionale per gli oceani e l'atmosfera), l'ente che sostituì l'ESSA. Ogni veicolo forniva dati complessivi sul ricoprimento diurno e notturno ogni 12 ore e poteva sia ritrasmettere automaticamente immagini e dati radiometrici, sia immagazzinarli per una comunicazione successiva. Ciascun satellite trasportava anche strumenti raffinati, come radiometri per ottenere profili di temperatura dell'atmosfera sulla verticale. La terza generazione di satelliti del programma entrò in funzione con il lancio del Tiros-N del 1978, il primo di una serie di otto satelliti meteorologici in orbita polare. I veicoli successivi della serie hanno continuato la numerazione della serie NOAA, a partire dal NOAA-6 del 1979. Questi satelliti sono equipaggiati con camere e radiometri più sofisticati e con scandagli infrarossi, stratosferici e a microonde. Potevano fornire, inoltre, i valori della temperatura della superficie dei mari, localizzare banchi innevati e formazioni di ghiaccio sul mare e misurare la densità di particelle presenti negli strati superiori dell'atmosfera utili per la previsione dell'insorgere di perturbazioni solari. Questi satelliti, posti sotto il controllo della NOAA, i Nimbus e i GOES (Geostationary Operational Enviromental Satellites, vedi GOES) costituiscono delle unità indispensabili del sistema meteorologico nazionale degli Stati Uniti, e hanno quindi importanza mondiale (v. meteorologia).

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Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/11/14