Nimbus
Nimbus, dal nome delle nuvole apportatrici di pioggia, è il
termine con il quale sono stati indicati i satelliti meteorologici della seconda
generazione, cioè della serie che ha fatto seguito ai Tiros.
Tra il 1964 e il 1978 vennero lanciati sette satelliti. I
Nimbus, che sono sempre stati dotati delle apparecchiature più avanzate,
potevano effettuare riprese sia diurne che notturne. Costruiti dalla General
Electric Company, i Nimbus avevano la forma di una farfalla e un'altezza
complessiva di 3 m; a seconda dell'equipaggiamento installatovi il peso variava
da 374 a 987 Kg. Un anello in lega di alluminio, che ospitava i componenti
elettronici e i vari sensori, e che aveva un diametro di 145 cm, era attaccato a
uno scompartimento superiore per mezzo di una travatura di magnesio. All'interno
dello scompartimento si trovava un
sistema di controllo dell'assetto che manteneva le camere sempre puntate
in basso, verso la Terra. Attaccati allo scompartimento si trovavano due
pannelli solari che erano sempre rivolti verso il Sole e che producevano (nel
Nimbus 7) 550 watt di potenza.
Gli strumenti meteorologici che si trovavano nell'anello
consistevano in tre telecamere tecnologicamente avanzate, che fornivano immagini
con maggiore ricchezza di dettagli di quelle dei Tiros. Complessivamente le
telecamere coprivano un'area di circa 2400 Km nella direzione est-ovest, per 800
Km nella direzione nord-sud. Mediamente nell'arco di una giornata venivano
riprese 1440 immagini che erano immagazzinate su nastro per essere
successivamente trasmesse alle stazioni di inseguimento a terra. Inoltre, i
Nimbus erano dotati di un sistema automatico di trasmissione delle immagini,
comprendente una telecamera che inviava le immagini poco tempo dopo che erano
state ottenute. Tutte le stazioni a terra che avevano l'appropriata radio
ricevente e l'apparecchiatura per ottenere i facsimile delle immagini le
potevano costruire, purché si trovassero entro il raggio d'azione del satellite.
Con il progredire della tecnologia dei satelliti meteorologici, a bordo dei
Nimbus vennero sperimentati strumenti più sofisticati, come il
radiometro nell'infrarosso ad alta
risoluzione. Benché non sia una telecamera, il radiometro è in grado di
rilevare le differenze tra la temperatura delle nuvole e quella del suolo,
permettendo così la costruzione di un'immagine della coltre di nubi di notte.
Altri strumenti comprendevano una varietà di spettrometri e
radiometri per impieghi particolari, che migliorarono in misura significativa la
tecnologia dei satelliti meteorologici nella determinazione della temperatura e
dei profili di concentrazione dell'ozono e del vapore d'acqua all'interno
dell'atmosfera, così come delle variazioni della radiazione solare e dei suoi
effetti sul tempo. Vedi anche: spazio, esplorazione dello.
Copyright © 2002 Motta Editore
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