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Noterelle sinottiche

Analisi al suolo:

  • Aree di alta e bassa pressione, specificandone le caratteristiche (vastità,posizione, ecc.)

  • Flussi di alimentazione operato dalle correnti (anticiclone dinamico sull'Europa centro-meridionale alimentato da correnti calde da sud-ovest; area di bassa pressione alimentata da aria fredda).

  • Luogo di origine e stadio di sviluppo delle perturbazioni.

Analisi in quota:

  • Individuare i centri d'azione ovvero i centri-motore della circolazione generale:

    1. Depressione fredda presso l'Islanda;

    2.  
  • Principali configurazioni bariche e loro caratteristiche: promontorio (ampio, ecc.) 

  • Individuare il flusso delle correnti, specificandone le caratteristiche:

    1. marcato, estremamente marcato, zonale, ecc.

    2. tipo di aria convogliata: (dall'Atlantico alla Russia: marittima tiepida; dall'Islanda, fredda artica; dalle Azzorre, calda tropicale; ecc.)

    3. zone di confluenza di masse d'aria con caratteristiche differenti (ad esempio, aria fredda di origine artica convogliata dalla depressione islandese e aria calda tropicale di origine atlantica).

  • Zone con elevato gradiente termico

STATO DEL TEMPO

 

PREVISIONI

  • Alta pressione al suolo e in quota denunciano la presenza di un anticiclone dinamico (e non termico), determinando condizioni di notevole stabilità. La presenza di un anticiclone dinamico sull'Europa centro-meridionale, con afflusso di correnti calde da sud-ovest sul suo bordo superiore apportano, in estate, temperature molto elevate ed afa opprimente soprattutto in Valpadana, con formazione  di foschie dense mattutine e, sulle Alpi, frequenti temporali pomeridiani di calore. In inverno, il cielo è sereno e il tempo mite. Nebbie estese e persistenti interessano le pianure del nord e in misura meno intensa, le valli e i litorali dell'Italia centrale, favorite dalla scarsa ventilazione. Formazione di inversioni termiche e strati bassi (per uno studio accurato delle inversioni termiche al suolo, clicca qui).

  • Aria fredda dal nord Atlantico provoca un ulteriore ritiro verso sud dell'anticiclone delle Azzorre, consentendo il transito marginale di perturbazioni sull'Italia settentrionale.

  • Una perturbazione invecchia e si dissolve quando si trova in un'area di divergenza delle correnti al suolo e in quota.

  • Arrivo di aria fredda atlantica può provocare ciclogenesi sul Tirreno e peggioramenti più marcati.

  • Aria calda tropicale, proveniente dall'entroterra libico e tunisino, si arricchisce di vapore nell'attraversare il Mediterraneo, provocando precipitazioni prolungate sull'Italia del Nord, favorite dall'effetto stau indotto dalla presenza della catena alpina.

 

Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/05/16