Trigonometria 

La trigonometria è un settore della matematica che si è sviluppato a partire dalla semplice misura di quantità geometriche, dalla geometria e dall'agrimensura. 

Nella sua forma moderna essa fa uso di concetti di algebra e di analisi matematica. All'inizio riguardava soltanto la trattazione matematica di problemi pratici, come le misurazioni relative alle costruzioni e ai terreni; più tardi è stata estesa alla geometria degli spazi tridimensionali nella forma della trigonometria sferica

La misura dei terreni fa uso della triangolazione, in cui si misura un insieme scelto di triangoli. Nella triangolazione pura si misura il segmento di base di un triangolo, mentre il resto del rilevamento comporta solo misure di angoli; nella triangolazione mista vengono misurati sia lati che angoli; nella triangolazione a catena si misurano solo lati. 

Princìpi base

I princìpi della trigonometria vengono usati al fine di minimizzare il numero di misurazioni necessarie e si basano sul concetto di ingrandimento e di similitudine. Triangoli aventi angoli uguali hanno la stessa forma, ma solo nel caso particolare della congruenza essi hanno anche la medesima misura. Qualsiasi insieme di triangoli simili ha la proprietà invariante della proporzionalità; cioè i rapporti di coppie di lati corrispondenti hanno lo stesso valore. Nel linguaggio della geometria delle trasformazioni, per triangoli simili, un triangolo è l'ingrandimento di un altro, ossia ogni triangolo può essere trasformato in un altro per applicazione dello stesso fattore di scala a ogni parte del triangolo stesso. Nel caso di un fattore di scala minore di 1, in realtà l'ingrandimento è una riduzione. 

Rapporti

La trigonometria si serve della circostanza che i rapporti di coppie di lati di un triangolo sono funzioni degli angoli. La base per la misura dei triangoli è il triangolo rettangolo. Il termine trigonometria significa letteralmente "misura di trigoni", cioè di triangoli. Il procedimento di misura definisce i sei rapporti trigonometrici come rapporti delle lunghezze dei lati di un triangolo rettangolo. Il procedimento analitico definisce i rapporti mediante le coordinate di un punto sulla circonferenza del cerchio unitario, X² + Y² = 1. Questi rapporti definiscono le funzioni trigonometriche. 

Funzioni trigonometriche

Le funzioni trigonometriche, note spesso come funzioni circolari, sono definite per mezzo dei rapporti trigonometrici. Le funzioni trigonometriche hanno molte applicazioni nell'algebra. Esse vengono usate per razionalizzare radici quadrate. Le funzioni trigonometriche sono utili anche nella matematica applicata. Per esempio, tutte le oscillazioni possono essere rappresentate come funzioni periodiche, cioè funzioni che ripetono il loro valore a intervalli costanti della variabile indipendente. Qualunque funzione periodica può essere rappresentata mediante una serie trigonometrica infinita. Una serie di Fourier ne è un esempio (v. Fourier, analisi di). 

Coordinate polari

Le funzioni trigonometriche vengono usate nelle coordinate polari, un sistema in cui la posizione di un punto P viene determinata dalla sua distanza OP da un punto fisso O e dall'angolo che OP forma con la semiretta OX che parte dall'origine (v. coordinate, sistemi di) matematica). La definizione analitica di cui sopra delle funzioni trigonometriche fa uso delle coordinate polari nel caso particolare in cui la distanza OP sia unitaria. Questo sistema di coordinate può essere esteso per formare coordinate sferiche nello spazio. 

Identità

Se un'equazione trigonometrica è vera per tutti i valori delle sue variabili, essa è un'identità. Alcune identità trigonometriche stabiliscono relazioni tra varie combinazioni delle sei funzioni trigonometriche in base alle loro definizioni. Altre sono la forma trigonometrica di classici teoremi di geometria. Il teorema di Pitagora, a² = b² + c², per un triangolo rettangolo ABC con angolo retto in A, può essere trasformato sostituendo b e c con a sen B e a cos B, rispettivamente. Queste formule sono utili nella risoluzione dei triangoli, cioè nella determinazione della misura degli elementi di un triangolo a partire da certi dati. 

Le formule di riduzione in trigonometria sono identità che esprimono le relazioni trigonometriche per un angolo qualunque in funzione delle relazioni per angoli acuti. Oltre al loro uso per semplificare i problemi trigonometrici, le identità trigonometriche vengono usate spesso in algebra e nel calcolo differenziale. 

Trigonometria sferica

La trigonometria sferica riguarda lo studio dei triangoli su una superficie sferica (triangoli sferici). Essa è distinta dalla trigonometria ordinaria delle figure piane e comporta il concetto di triangolo sferico come parte di una superficie sferica, e dell'arco di un cerchio massimo come lato del triangolo sferico. Un cerchio massimo sulla superficie di una sfera è l'intersezione tra la superficie e un piano passante per il centro della sfera. La distanza più breve tra due punti su una sfera è un arco di cerchio massimo. Sebbene la Terra non sia una sfera perfetta, essa può con buona approssimazione essere considerata sferica. In quest'approssimazione si possono tracciare sulla superficie (sferica) della Terra archi di cerchio massimo, detti geodetiche. La navigazione marittima e aerea comporta la scelta di rotte che sono delle geodetiche. 

Un triangolo sferico è la parte di superficie sferica limitata dagli archi di tre cerchi massimi.
La misura dell'angolo sferico tra due cerchi massimi è quella dell'angolo diedro tra i piani che passano per detti cerchi. 
La distanza tra due punti lungo l'arco di cerchio massimo può venire rappresentata dall'angolo al centro della sfera che sottende l'arco. La misura di questo angolo, così come quella dell'angolo diedro che dell'angolo sferico, è espressa in gradi, che devono essere distinti dai cosiddetti gradi sferici. 
Un grado sferico, dato dall'area di una frazione di superficie della sfera pari a 1/720 dell'intera superficie, corrisponde alla superficie di un triangolo sferico birettangolo, con due angoli retti e con il terzo angolo di un grado ordinario. La posizione di un punto nello spazio può essere definita mediante coordinate sferiche o coordinate polari.

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Ultimo aggiornamento: 29/11/14