Bollettino climatologicoLUGLIOEvoluzione normale: In Luglio, mese estivo per eccellenza, predomina sull'Italia l'anticiclone delle Azzorre, che estende la sua influenza su gran parte del bacino mediterraneo. La presenza delle alte pressione costringe le perturbazioni atlantiche a scorrere a latitudini alte, coinvolgendo più direttamente le regioni dell'Europa centro-settentrionale. Tuttavia, anche se abbastanza raramente, dette perturbazioni possono raggiungere le zone alpine, prealpine, la Valpadana ed il Nord-est dell'Italia in genere. Il fenomeno prevalente è costituito dai temporali, solitamente di breve durata anche se talvolta intensi. Per effetto di queste manifestazioni temporalesche, le precipitazioni risultano più abbondanti al Nord, mentre sull'Italia centrale e sul meridione sono scarse (solo sul versante adriatico si registra qualcosa di più) e quasi totalmente assenti sulle Isole maggiori. Dal punto di vista statistico, si ha una temporanea interruzione dell'azione protettiva dell'anticiclone nei primissimi giorni del mese e intorno al giorno 20; in questi periodi alcune perturbazioni riescono a spingersi sull'Italia, interessando maggiormente il Nord, la Toscana e i versanti adriatici. Aria di origine africana può produrre ondate di calore di durata superiore a 10 giorni, favorite da configurazioni ad "omega", come, ad esempio, quella osservata nella seconda metà del Luglio 1983. La temperatura superficiale del mare risulta alquanto elevata, andando dai 23,5°C del golfo di Genova ai 24,5°C del basso Tirreno. Anomalie
Nel 1970, fra il 15 e il 17 luglio, una intensa burrasca colpì in particolare i versanti adriatici, con precipitazioni locali di oltre 100 mm in poche ore. La temperatura calò di 15-18°C nel giro di un giorno e Trieste fu interessata dalla bora, evento assai raro d'estate. |
Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta |