Meandri

I fiumi e torrenti che formano meandri scorrono lungo un percorso sinuoso, con conformazione a S.

I meandri si sviluppano fondamentalmente nelle piane alluvionali in quella che William Morris Davis ha chiamato la fase avanzata dell'evoluzione del paesaggio.

La corrente del corso d'acqua principale devia verso la riva concava esterna del meandro, dove si ha il massimo della velocità e della turbolenza. La corrente tende altresì ad allontanarsi dalla parte interna e convessa della curva del fiume, dove si forma una barriera di sabbia. La corrente segue una traiettoria intorno alla curva del meandro di tipo elicoidale, cioè con forma a spirale, poiché l'acqua di superficie, che si sposta rapidamente, si dirige verso la riva esterna, necessitando una corrente di ritorno che si muove verso la punta. Caratteristica dei fiumi che formano meandri è l'alternarsi di sezioni poco profonde (secche o rapide) con sezioni profonde (tonfani). A causa dell'erosione operata sulla riva esterna i fiumi e i corsi d'acqua a meandri tendono a scivolare sopra le loro pianure alluvionali in presenza della concrezione sullo sbarramento a punta. I meandri tendono inoltre ad allungare il percorso di un fiume e a ridurne la velocità.

La morfologia e l'origine dei meandri è in relazione alla portata del flusso, all'inclinazione del letto, e alla composizione dei sedimenti portati dal corso d'acqua. Sono stati fatti dei tentativi di spiegare l'origine dei meandri sulla base dei concetti di lavoro e di probabilità; più specificamente, la formazione dei meandri è compatibile con i ritmi minimi di impiego dell'energia potenziale. Alcuni fiumi a meandri presentano l'alveo incassato nella roccia di basamento a causa del sollevamento e dell'incavazione. I fiumi a meandri pongono dei problemi ambientali (come l'erosione delle rive) che in genere richiedono delle soluzioni ingegneristiche. Vedi anche: lanca.

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Ultimo aggiornamento: 29/11/14