Po Il Po è un fiume dell'Italia settentrionale che scorre da ovest verso est attraverso la pianura Padana, dalle Alpi Occidentali fino al Mar Adriatico. Maggior fiume d'Italia per lunghezza (Km 652) e per ampiezza di bacino (Km² 74.970), e 26° d'Europa, il Po nasce da Pian del Re, a 2020 m di altitudine, dal versante nord occidentale del Monviso, nelle Alpi Cozie, in Piemonte, e scorre inizialmente verso est con corso torrentizio per poi orientarsi nel basso Monferrato, prima verso nord est poi decisamente in direzione nord. Bagna quindi Torino e, superato il capoluogo piemontese, inizia un ampio arco che, costeggiate da settentrione le colline del Po, si conclude presso il confine lombardo. Penetrato in Lombardia, inizia il suo corso di grande e lento fiume di pianura attraverso la valle Padana, con un corso caratterizzato da numerose anse ora strette e tortuose ora ampie, e da un orientamento tendenzialmente volto in direzione ovest-est, sia al di sopra che al di sotto il 45° grado di latitudine Nord, che ne costituisce l'asse ideale. Dopo aver segnato per un lungo tratto il confine meridionale fra la Lombardia e l'Emilia Romagna, e quindi fra Veneto ed Emilia-Romagna, sfocia nell'Adriatico con un vasto delta. L'imponente apparato deltizio copre in territorio veneto (Polesine) una superficie di circa 400 Km², avanza annualmente di circa 70 m e si divide in vari rami (Po di Goro, Po di Gnocca, Po delle Tolle, Po della Pila, Po di Venezia, Po di Maistra, Po di Levante), dai quali si aprono ben 14 bocche marine. Navigabile fino alla confluenza con il Ticino i maggiori porti fluviali sono Ostiglia, Piacenza, Cremona e Pontelagoscuro - presenta nel suo tratto di maggiore ampiezza una larghezza di circa 800 m (che in caso di massima piena diviene anche di 4 Km). Vanta una portata media di circa 1450 mc/sec con punte minime di 400 mc/sec (durante talune magre si è arrivati a meno di 250 mc/sec) e massime di 9000 mc/sec (in particolari piene si giunse a 12.000 mc/sec). Soggetto a un regime di tipo alpino e prealpino il fiume è stato interessato da frequenti piene che hanno provocato anche gravissime inondazioni, come quelle del 1151, 1438, 1917, 1951 e 1956. Principali affluenti del Po sono da sinistra Sesia, Dora Baltea, Agogna, Terdoppio, Ticino, Adda, Oglio, Sarca-Mincio; pressoché tutti alimentati dai ghiacciai alpini e che in larga parte attraversano i grandi laghi prealpini. Da destra il fiume riceve Maira, Tanaro (con Stura e Bormida), Scrivia, Trebbia, Taro, Secchia, Panaro, provenienti dal rilievo appenninico. Le attività economiche del bacino si fondano sull'agricoltura (coltivazione di cereali, ortaggi, barbabietole da zucchero, riso, alberi da frutta), sull'allevamento di bovini e suini, sull'industria (settori meccanico, chimico, tessile, metallurgico, alimentare, del legno e della carta) che si concentra nei principali centri che sorgono lungo il corso del fiume, quali Torino, Moncalieri, Cremona, Piacenza, Porto Tolle. Sviluppata è anche la pesca, e notevolissima è la produzione di energia idroelettrica (più di 700 impianti). Copyright © 2002 Motta Editore
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