BatiscafoSottomarino di piccole dimensioni, progettato per operare a grandi profondità. Il primo battello di questo tipo fu inventato nel 1947 dal fisico svizzero Auguste Piccard e venne impiegato per esplorare i fondali oceanici. Nel 1954 raggiunse la profondità di circa 4000 m, sopportando una pressione di 0,42 tonnellate su centimetro quadrato (circa 400 volte la pressione atmosferica). Il batiscafo Trieste, costruito nel 1953, stabilì un record mondiale il 23 gennaio 1960, quando raggiunse gli 11.521 m di profondità della fossa delle Marianne, vale a dire il punto più profondo della crosta terrestre, situato a 402 km in direzione sud-ovest dall'isola di Guam. A quella profondità il Trieste fu sottoposto a una pressione di 1,17 tonnellate su centimetro quadrato, pari a circa 1000 volte quella atmosferica. Il battello, che conteneva petrolio per favorire la spinta idrostatica (vedi Principio di Archimede) e sferette di ferro come zavorra, scendeva quando l'acqua veniva pompata nei serbatoi posti alle estremità dello scafo, e risaliva quando venivano espulse l'acqua e le sferette di ferro. L'immersione, effettuata da Jacques Piccard, figlio di Auguste, e dal tenente della Marina militare americana Donald Walsh, permise di raccogliere importanti informazioni geofisiche sulle condizioni dei fondali osservati.
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