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a. di monte - Procedure decisionali nelle fasi di diagnosi, prognosi e controllo operativo dei modelli numerici di previsione del tempo

2.4 I VORTICI IN QUOTA

(d)    Gli elementi riconoscitivi comuni

I vortici in quota sono individuabili: 

  • dalla topografia della 500 hPa dalla quale se ne ricava la posizione in corrispondenza a minimi o flessioni nel campo del geopotenziale, spesso isolati rispetto alla circolazione;

  • dalla carta isospessori negli strati 1000-500 hPa e 1000-850 hPa che ne evidenziano la modesta baroclinicità;

  • dalla carta del vento alla 300 hPa dove si individuano i massimi della velocità del vento nell’alta troposfera;

  • dalla carta della temperatura pseudo potenziale di bulbo bagnato alla 850 hPa la quale confermerà un’elevata omogeneità termica della massa d’aria o, al più, deboli gradienti;

  • dalle immagini satellitari:

  • nel canale del vapore acqueo, dalle quali si può osservare una caratteristica forma a spirale, non sempre riscontrabile nelle altre immagini, in special modo nel caso che il vortice sia quiescente;

  • nel multicanale, dalle quali si può diagnosticare il tipo di nuvolosità che compone il vortice ed in particolare la tendenza alla formazione della comma; queste informazioni si possono ottenere anche dall’infrarosso seppur in modo più approssimativo;

  • nel canale infrarosso, dove possiamo meglio diagnosticare le varie strutture nuvolose (comma, linee di convergenza, nubi convettive nel nucleo freddo, etc. etc.)


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 14/05/16