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Procedure decisionali nelle fasi di diagnosi, prognosi e controllo operativo dei modelli numerici di previsione del tempo

2.3 GLI PSEUDO FRONTI

2.3.f La classificazione

In base alla sua definizione concettuale, alla configurazione sinottica e all’attività fenomenologica significativa che lo pseudo fronte può arrecare sulle regioni italiane, è possibile stabilire la seguente classificazione:

  • Pseudo fronte freddo, come parte meridionale di un fronte freddo classico: copertura nuvolosa estesa, ma con precipitazioni modeste

  • Pseudo fronte freddo, per intensa avvezione fredda nei bassi strati: scarse nuvolosità e precipitazioni, ma sensibili diminuzioni delle temperature ed intensificazione del vento.

  • Pseudo fronte freddo come parte arretrata di uno split front: precipitazioni moderate ma persistenti.

  • Pseudo fronte caldo: sensibile aumento delle temperature

  • Pseudo fronte stazionario, come limite tra due masse d’aria con caratteristiche termodinamiche differenti: precipitazioni anche convettive, persistenti su aree relativamente ristrette.

Da un’insoluta differenziazione tra fronte e pseudo fronte, possono sorgere errori nella fase di analisi che andranno a riflettersi nella prognosi, in particolare nell’ambito dell'attività dei fenomeni.

Vediamo allora alcuni esempi applicativi.


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 14/05/16