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Procedure decisionali nelle fasi di diagnosi, prognosi e controllo operativo dei modelli numerici di previsione del tempo

(d) Caso di studio: WCB di origine sub-tropicale continentale

La WCB di origine africana è caratteristica dell’area mediterranea, sebbene in molti casi essa possa raggiungere l’Europa centro-settentrionale, specie se ad essa si associa il getto sub-tropicale.

Dato che l’aria molto calda da cui è costituita tende a sollevarsi rapidamente, essa non riesce a caricarsi di umidità durante il passaggio sul mare.

Lo scarso contenuto igrometrico fa si che le nubi siano alte e stratiformi mentre la nuvolosità tende ad ispessirsi solo verso il fronte freddo.

 

La figura 1 mostra l’intensa nuvolosità presente sulla parte avanzante di una saccatura estesa dalle isole Britanniche al Mediterraneo occidentale. E’ da notare il limite netto della nuvolosità alta immediatamente ad est dell’asse: esso indica la posizione del getto sub-tropicale. Al contrario il limite orientale risulta sfrangiato a causa dello shear del vento (sono presenti dei warm front shields).

Il progressivo sollevamento dell’aria calda è ben evidente nell’immagine satellitare multicanale della figura 2; infatti lo spessore delle bande nuvolose aumenta man mano che il flusso si sposta verso nord.

 

La temperatura pseudo potenziale di bulbo bagnato (figura 3) evidenzia il flusso di aria calda della WCB che si inserisce nel settore caldo del sistema frontale. Nella massa d’aria l’andamento termico è quasi omogeneo.

 

Nella figura 4 si vede che l’area della WCB è caratterizzata da moti prevalentemente ascendenti alla 700 hPa. Tuttavia essi risultano più intensi in corrispondenza dell’interazione con il sistema frontale.

Nella figura 5 si evidenzia la presenza di un ramo del getto sub-tropicale che si inserisce nella circolazione delle medie latitudini andando in tal modo ad interagire con il getto polare sulle coste atlantiche.

Il confronto tra il diagramma termodinamico delle 06 UTC di Cagliari (figura 6a) e quello delle 12 UTC di Udine (figura 6b) sottolinea il sollevamento della massa d’aria costituente la WCB nel suo spostamento verso latitudini più settentrionali. Infatti, sull’isola la base si trova intorno alla 950 hPa mentre la stessa risulta al di sopra della 800 hPa sul settore nord-orientale.

Figura 6: diagramma termodinamico di Cagliari(in alto) e di Udine (in basso)

La fenomenologia

Dato lo scarso contenuto di umidità dell’aria sub-tropicale continentale (proveniente in gran parte dal deserto del Sahara) le precipitazioni risultano assai modeste.

Può esserci un contributo nella precipitazioni dovuto all’orografia, esse però, in genere, sono concentrate lungo il fronte freddo (figura 7).

 


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 14/05/16