Alcuni lavori tecnico-scientifici prodotti dall'Ufficio
Meteo di Gioia
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Quando in Italia soltanto pochissimi cominciavano a parlare dei
satelliti meteorologici, il Centro Meteorologico Regionale di Brindisi,
primo fra tutti, già si attrezzava per ricevere le immagini da satellite.
Il Capo dell'allora Posto Informazioni Meteo di Gioia del Colle, Alberto
Giovannini, consapevole degli sviluppi della nuova tecnica basata
sull'interpretazione delle immagini da satellite, volle rendere partecipe
i principali utenti dei prodotti del Servizio Meteorologico, i piloti
dell'Aeronautica Militare, delle prospettive d'impiego operativo delle
immagini satellitari.
Primi a beneficiare di tali informazioni, furono i piloti del 36°
Stormo Caccia, nel corso di un briefing tenuto dal Giovannini il 27
gennaio 1969, e di cui, fortunatamente, rimane traccia nella pubblicazione
la cui copertina è riprodotta nella figura accanto.
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Franco Platania, già Capo dell'Ufficio Meteo, si è sempre distinto
per la sua passione per la meteorologia. Numerossisimi sono stati i suoi
lavori, specie nel campo statistico-operativo, con l'occhio sempre rivolto
ad istruire, ad estendere il suo sapere anche agli altri, spesso con
notevole sacrificio personale. Approfitto delle pagine del mio sito web
per rivolgergli un sentito ringraziamento per tutto quello che ha fatto,
che resta nostro patrimonio comune.
Nella figura accanto, la copertina di uno dei lavori svolti dal
Ten.Col. Franco Platania (di prossima pubblicazione sul sito).
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Correva l'anno 1998, quando due giovani previsori, Vittorio
Villasmunta e Luca Graniero, ebbero l'improvvida idea di rendere un
maggior servizio alla meteorologia aeronautica operativa, introducendo il
nuovo concetto di rischio meteo.
Improvvidamente, alcuni pensarono che l'idea non fosse poi così
balzana, e ne pubblicarono (e ripubblicarono) le tesi sulla Rivista
Sicurezza Volo, di cui accanto si riproducono le prime due pagine relative
al lavoro in parola.
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