2. Uso delle isallobare e delle isalloipse

L'importanza delle isallobare consiste, soprattutto, nel costringere l'analista a pensare induzioni logiche che le giustifichino fisicamente e che servano di base alla previsione dell'evoluzione futura. Per esempio, se alle variazioni di pressione al suolo corrispondono variazioni di geopotenziale nei livelli superiori (500 hPa o più) quantitativamente analoghe, si può concludere che l'avvezione nei bassi strati giuochi un ruolo trascurabile. Ma se le variazioni del geopotenziale nei livelli superiori fossero troppo piccole per giustificare le variazioni di pressione verificatesi in superficie, quest'ultime dovrebbero essere attribuite a fenomeni avvettivi nei bassi strati.

2.1

Un confronto quantitativo è abbastanza complicato perché ad una variazione unitaria della pressione (Dp = 1 hPa) non corrisponde a tutte le quote la stessa variazione di geopotenziale (DH), bensì le seguenti quantità:



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Ultimo aggiornamento: 26/07/15