L'importanza delle isallobare consiste, soprattutto, nel
costringere l'analista a pensare induzioni logiche che le giustifichino
fisicamente e che servano di base alla previsione dell'evoluzione futura.
Per esempio, se alle variazioni di pressione al suolo corrispondono
variazioni di geopotenziale nei livelli superiori (500 hPa o più)
quantitativamente analoghe, si può concludere che l'avvezione nei bassi
strati giuochi un ruolo trascurabile. Ma se le variazioni del geopotenziale
nei livelli superiori fossero troppo piccole per giustificare le variazioni
di pressione verificatesi in superficie,
quest'ultime dovrebbero essere
attribuite a fenomeni avvettivi nei bassi strati.
2.1 |
Un confronto quantitativo è abbastanza complicato perché ad una
variazione unitaria della pressione (Dp =
1 hPa) non corrisponde a tutte le quote la stessa variazione di
geopotenziale (DH), bensì le seguenti
quantità:
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