Previsioni stagionali
(1) Ma è proprio vero, secondo voi, che questa sara' un'estate
torrida come non se ne vedevano da anni e anni?
A me sembra che tutti gli anni lo dicano però diverse persone e
metereologi lo sostengono.
Ciao Novella
|
(1 luglio 2000) Cara Novella, oggi nessuno (sì, dico proprio nessuno)
è in grado di fare previsioni attendibili oltre i 5-7 giorni. Figurarsi
un'intera stagione. Non ti fidare di chi ci prova: mente sapendo di
mentire (oppure è un astrologo-cartomante :-)).
Come sarà questa estate, purtroppo, lo sapremo con certezza quando starà
per finire.
Ciao
Vittorio Villasmunta
|
(2) Qualcuno sa se esiste una correlazione tra il ciclo undicennale
del sole e la Southern Oscillation (che estremizza negli episodi
conosciuti come El Nino - La Nina)?
grazie
piero
|
(27 luglio 2000) Innanzitutto, due parole sulla Southern
Oscillation (SO): fu scoperta 70 anni fa, e consiste nel fatto che
nella fascia tropicale e subtropicale dell'emisfero sud si osserva che,
quando per lunghi periodi la pressione si mantiene relativamente elevata
nella parte orientale del Pacifico, sulla parte occidentale del Pacifico e
sull'Oceano Indiano essa scende su valori relativamente bassi, e viceversa
(di qui l'idea di oscillazione, alta a Est, bassa a Ovest; bassa ad Est
alta ad Ovest).
Di connessioni e "teleconnessioni" la letteratura è piena.
Alcune connessioni:
- evoluzione stagionale della linea di convergenza intertropicale del
Pacifico
- distribuzione delle precipitazioni
- andamento dei monsoni
- ecc.ecc.
La "teleconnessione" più nota è con l'anomalo comportamento
della temperatura superficiale del mare nella corrente del Perù (e il
relativo fenomeno del Nino).
Un'altra interessante connessione alla lontana lega la SO con alcuni
eventi della regione euroatlantica (in particolare, con il geopotenziale
medio a 500 hPa).
Benché in gran parte i meccanismi fisici siano ancora ignoti, non c'è
alcun dubbio che un fenomeno così rilevante come quello della SO
coinvolga la circolazione generale, e di conseguenza i suoi grandi centri
d'azione (come, ad esempio, la depressione islandese o l'anticiclone delle
Azzorre).
Lo strumento principe per studiare detti fenomeni è costituito dalla
statistica, in particolare mediante i coefficienti di correlazione e il
test t di Student. Ottima fonte di dati climatici è una pubblicazione del
NOAA, "Monthly Climatic Data for the World".
Molti studiosi si sono interessati alla materia (fra cui in Italia Michele
Conte del Serv.Met. AM).
Tuttavia, nella letteratura scientifica non sono stato in grado di trovare
la relazione a cui fai riferimento.
Ad ogni modo, ti riporto alcuni dei lavori più importanti:
HOREL, J.D., WALLACE, J.M., - Planetary-scale atmospheric phenomena
associated with the Southern.Oscillation, Mon.Weath. Rev., v.109, n.5,
Boston, 1981.
QUINN, W.H., BURT, N.V., - Use of Southern Oscillation in weather
prediction, J.Appl.Met., v.11, n.4, Boston, 1972.
TROUP, A.J., - The Southern Oscillation, Quart. J. Roy. Met. Soc., v.102,
n.4, Londra, 1976.
Sulla connessione con la 500 hPa:
CONTE, M., - Una possibile teleconnessione fra "Southern Oscillation"
e sistemi di blocco sulla regione euroatlantica, Riv.Met.Aer., v.43, n.3,
Roma, 1983.
Cordiali saluti,
Vittorio Villasmunta
|
|