Pressione atmosferica
(1) Vorrei sapere come varia la pressione al
variare dell'altitudine: so che i due valori sono inversamente
proporzionali e che esiste un gradiente (come per la temperatura) ma non
ricordo il valore esatto :-(
(Luca).
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(22-5-2000) Esiste una relazione precisa tra diminuzione
della pressione con l'altezza: su questo principio si basano gli
altimetri-barometri. La pressione atmosferica varia con l'altezza poiché
l'aria, come tutti i corpi, è soggetta alla forza di attrazione
gravitazionale esercitata dalla Terra. Tale pressione è più alta presso
la superficie terrestre perché sull'aria prossima al suolo grava tutto il
peso dell'aria sovrastante. Man mano che ci si allontana dalla Terra, il
peso degli strati sovrastanti si fa sempre minore. Data la natura
aeriforme dell'aria (che è un miscuglio di gas), la maggior parte della
stessa è compressa al suolo, per cui il 50% di tutta l'atmosfera è
racchiusa nei primi 5 km di altezza. Lo spessore dell'atmosfera è
valutato in circa 1000 km, oltre cui si ha la transizione allo spazio
siderale (ovvero, incontrare particelle atmosferiche diventa un terno a
lotto). Per quanto concerne il gradiente, noto come gradiente barico
verticale, esso eguaglia esattamente il peso dell'atmosfera, tant'è che
se non vi fossero altre cause di natura termica e dinamica, l'atmosfera
sotto l'influsso della sola forza di gradiente e del peso sarebbe in
perfetta quiete (=atmosfera barotropica). Ad ogni modo, per gli strati
più bassi dell'atmosfera, si può fissare una diminuzione di 1 hPa per
ogni 8 metri di variazione di altezza (ad esempio, pressione al suolo =
1020 hPa, a 160 metri = 1000 hPa).
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(2) Quali sono i valori (calcolati al livello del mare) entro i quali
si puo' (sfruttando la relazione pressione - condizioni atmosferiche)
suddividere il "tempo" in molto perturbato, perturbato,variabile
o sereno ? Dire "alta pressione" o "bassa pressione"
mi sembra un po' generico ...esistono dei valori indicativi per operare
questa suddivisione ??
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La pressione misurata al livello del mare varia entro valori definiti,
diciamo tra 960 e 1040 hPa. A parte questi valori estremi, parlare di alta
e bassa pressione diventa relativo. Ad esempio, se su una determinata area
una pressione di 1020 hPa è circondata da aree in cui i valori sono
superiori, allora 1020 hPa identificano una zona di bassa pressione
(relativa). Al contrario, se un punto registra una pressione di 1010 hPa,
ma tutt'intorno i valori sono più bassi, allora questo valore rappresenta
un'area di alta pressione (relativa).
Detto questo, fissato un valore normale (1013.25 hPa) si può
generalmente parlare di alte pressione quando il valore della pressione è
superiore a detto valore normale, mentre se è al disotto possiamo parlare
di basse pressioni.
Per quanto riguarda la relazione pressione-tempo, è doveroso dire che non
sempre funziona, in quanto gli eventi meteorologici sono legati a numerosi
fattori (tra cui la pressione). Tuttavia, in linea di massima, all'alta
pressione si associa bel tempo perché l'aria è interessata da un moto
discendente che, comprimendo l'aria stessa, la riscalda facendo evaporare
le nubi. Il contrario accade nella bassa pressione, dove l'aria è
soggetta ad un movimento ascendente che invece favorisce la formazione
delle nubi.
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(3) Un'altra curiosita' ..come fanno i comuni barometri che abbiamo
nelle nostre case a prevedere l'andamento del "tempo
atmosferico" se non tengono conto dell'altitudine ?
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Il barometro, strumento preziosissimo per ogni buon meteo, non ha in sé,
purtroppo, nessuna capacità di fare previsioni, essendo nulla più che
una semplice "bilancia" (misura infatti istante per istante il
peso dell'atmosfera sul punto in cui esso è posizionato). Dal barometro,
tuttavia, si possono ricavare due informazioni importanti: la prima
riguarda il valore della pressione al momento dell'osservazione, la
seconda l'andamento della pressione (o tendenza barometrica) in un
prefissato numero di ore.
Mentre la prima informazione, per essere corretta, necessita di una
taratura che tenga conto dell'altezza (ad esempio, una località intorno
ai 1500 metri registra pressioni "vere" che si aggirano intorno
agli 850 hPa), la seconda informazione ne può tranquillamente fare a
meno, poiché ci dice solo di quanto è variata la pressione in un
determinato periodo.
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(4) Come agiscono sul tempo la pressione al suolo e quella in quota?
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(18 agosto 2000) Le carte al suolo o in quota non fanno altro che
proporre una sezione orizzontale dell'atmosfera. Lo sforzo concettuale che
i meteorologi devono fare consiste nel ricostruire mentalmente la
struttura tridimensionale dell'atmosfera stessa basandosi su
rappresentazioni parziali della stessa.
Solitamente, in forma per così dire "abbreviata", si prende in
esame la topografia a 500 hPa, che delinea la media troposfera e quindi può
essere considerata rappresentativa delle condizioni atmosferiche in quota.
I meteorologi amano dire che è la quota che condiziona il suolo, e questo
è vero soprattutto quando si cerca di comprendere le ragioni
"dinamiche" del tempo.
Purtroppo non è questo lo spazio per poter approfondire il discorso,
tuttavia possiamo far cenno ad almeno un concetto: il tempo "in
grande" si comprende con le carte in quota, le particolarità
regionali o locali con le carte al suolo.
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(5) Che cos'è una saccatura?
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Altra parola amatissima dai meteo. Designa un'area depressionaria le
cui isolinee non si chiudono circolarmente: immagina un O e avrai
un'area di bassa pressione, o depressione, o ciclone, immagina una U o una
V e saprai cosa s'intende per saccatura.
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(6) Che differenza c'è tra una circolazione depressionaria e un'onda
depressionaria?
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Con circolazione depressionaria s'intende il movimento dell'aria
intorno ad un minimo (antiorario nell'emisfero nord), con onda
depressionaria si fissa l'attenzione sulla pressione (in diminuzione).
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(7) Che cos'è un cut-off?
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Il cut-off indica l'isolamento di un minimo in quota, che prelude
all'esaurimento del minimo stesso per cessata alimentazione. Per
riprendere l'esempio delle lettere, immagina la U che si strozza,
trasformandosi in O, poi in o, fino a scomparire.
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(8) Come si ritrae un campo anticiclonico?
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Questa domanda vale un milione di dollari!
Se ti riferisci all'anticiclone delle Azzorre, ad esempio, le cause delle
sue oscillazioni sono ancora oggetto di studio (se non vogliamo ovviamente
fermarci a spiegazioni generiche). In effetti, il viaggio alla scoperta
dell'atmosfera è appena cominciato, e molte connessioni tuttora ci
sfuggono.
Per questo nessuno (dico n e s s u n o) è ancora in grado di prevedere
come evolverà l'estate sul Mediterraneo anche perché le cause delle
fluttuazioni dell'anticiclone non sono ancora perfettamente note (al di là
della teoria del caos).
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