Radiometro

Il radiometro è uno strumento inventato da sir William Crooks per dimostrare gli effetti meccanici della radiazione luminosa.

E' fatto di quattro palette ugualmente distanziate, argentate da un lato e annerite dall'altro, fissate a un rotore con l'asse verticale. Il rotore è montato dentro a un contenitore di vetro sotto vuoto. Quando sull'apparecchio viene diretto un fascio di luce solare le ventole prendono a girare attorno all'asse. L'effetto è dovuto al maggiore assorbimento di radiazioni da parte del lato annerito delle palette. Le molecole residue all'interno colpiscono in ugual misura sia i lati argentati che quelli anneriti, ma assorbono più calore dai lati scuri e rimbalzano con maggiore energia. La differenza tra le forze provoca la rotazione delle ventole, con quelle nere che si muovono allontanandosi dalla luce.

Il radiometro a microonde, sviluppato nel 1946 da R.H. Dicke, fisico e astronomo, è molto più complicato ed è adoperato per la misura delle radiazioni provenienti dal Sole, dalla Luna e dalle stelle, e recentemente per le misurazioni terrestri del "rumore" elettrico delle microonde. Esso è in sostanza un ricevitore radio a microonde che rivela l'energia a tipo di rumore irradiata da un corpo riscaldato. Non esiste limite superiore teorico per la temperatura e misure a bassa temperatura sono state eseguite fino a 0,4 gradi al di sopra dello zero assoluto.

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Ultimo aggiornamento: 29/11/14