DISTRIBUZIONE DI CLORO FLUORO CARBURI NEL MARE DI ROSS (ANTARTIDE) IN RELAZIONE A PROCESSI DI MESCOLAMENTO DI MASSE D'ACQUA IN AREA DI SCARPATA

Paola Rivaro1, Giorgio Budillon2, Serena Massolo1, William M. Smethie3, Giancarlo Spezie2

 

1 Università di Genova, Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Genova
2
Università di Napoli “Parthenope”, Istituto di Meteorologia e Oceanografia, Napoli
3
Columbia University, Lamont Doherty Earth Observatory, New York (U.S.A.)
 

Lo studio dei livelli di concentrazione dei traccianti chimici transienti che, in una massa d'acqua, dipendono dal tempo di contatto con l'atmosfera, è un metodo utile per valutarne i processi di formazione e di diffusione.

I cloro fluoro carburi (CFCs) sono tra i traccianti transienti maggiormente utilizzati per studi oceanografici, in modo particolare il CCl3F (CFC-11) e il CCl2F2 (CFC-12). Le loro concentrazioni in acque antartiche superficiali, nulle fino al 1950, sono cresciute in maniera quasi esponenziale, fino a raggiungere valori di circa 6 pM kg-1 per il CFC-11 e 4 pM kg-1 per il CFC-12.

Nel Mare di Ross, in zona di piattaforma, l’interazione tra atmosfera e strati superficiali contribuisce alla produzione di Shelf Waters che, a causa della loro elevata densità, muovono verso il mare aperto interagendo con la Modified Circumpolar Deep Water (MCDW). Questo processo porta alla formazione di acque profonde ed eventualmente di Antarctic Bottom Waters (AABW) e quindi contribuisce ad imprimere il segnale dei CFC nelle acque oceaniche intermedie e profonde.

In questo lavoro vengono presentati i primi risultati relativi alla distribuzione di CFCs riscontrati nel Mare di Ross, in corrispondenza della scarpata continentale nella zona di Cape Adare.

I campioni di acqua, sono stati raccolti nel corso della Campagna Oceanografica della XVI Spedizione Italiana in Antartide (2001), nell'ambito delle attività del Progetto CLIMA, i cui obiettivi sono lo studio dei processi di formazione, diffusione e ventilazione delle masse d'acqua nel mare di Ross.

Il sub campionamento di acqua dalle bottiglie Niskin è stato effettuato, tramite opportuni campionatori, in ampolle di vetro successivamente sigillate mediante fusione in atmosfera di azoto ultrapuro, per evitare contaminazione da parte dell'atmosfera.

Le concentrazioni di CFC sono state determinate mediante gas cromatografia con rivelatore ECD, preceduto da un sistema purge and trap.

I risultati ottenuti evidenziano diverse concentrazioni e rapporti di CFC-11 e CFC-12 in relazione a variazioni dei parametri idrologici fisici e chimici quali temperatura, salinità e ossigeno disciolto, fornendo importanti indicazioni per l'identificazione delle diverse masse d'acqua e per lo studio dei processi di mescolamento in atto.



Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 27/02/16