CARATTERIZZAZIONE DELL’AREA MARINA COSTIERA DELL’ALBANIA

Marco Orsi1, Annalisa Ortona2, Giancarlo Spezie2, Sergio Tucci1

1 Università di Genova, Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse, Genova
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Università di Napoli “Parthenope”, Istituto di Meteorologia e Oceanografia, Napoli

        Questo lavoro è finalizzato alla caratterizzazione della fascia costiera albanese da un punto di vista idrologico e del materiale sospeso, utilizzando i dati raccolti durante le due campagne dell’ottobre 2000 e del maggio 2001 nell’ambito del progetto europeo INTERREG II Italia-Albania.

        L’area di mare oggetto del lavoro, è localizzata in un settore strategico di collegamento tra l’Adriatico ed il Mediterraneo orientale che, alla luce dei recenti cambiamenti climatici, risulta di cruciale importanza per la circolazione termoalina dell’intero Mediterraneo. Inoltre, il data set acquisito assume una particolare rilevanza in quanto fornisce per la prima volta un quadro integrato delle conoscenze delle scienze del mare lungo la costa albanese.

Uno degli aspetti piu’ rilevanti di questo studio è infatti la descrizione dettagliata del “sistema frontale albanese”, che si attiva lungo tutta la costa, e viene delimitato sostanzialmente dall’apporto dei numerosi fiumi presenti sul territorio. Questo fronte marino è stato rilevato in maniera evidente nella campagna effettuata a maggio del 2001 in quanto in questo periodo la zona costiera risente maggiormente dell’apporto continentale. Come atteso, l’influenza delle acque di provenienza terrigena, implica una forte diminuzione di salinità e interessa lo strato superficiale dei primi 50-60 metri, sino ad una distanza dalla costa di 15-20 miglia. In queste acque il materiale particolato sospeso presenta concentrazioni variabili da 2 a 5 mg/l mentre valori inferiori a 1 mg/l caratterizzano le acque d’altura. La distribuzione spaziale della componente terrigena e del particolato sospeso evidenzia una concentrazione molto limitata sottocosta tranne nell’area a nord di Durazzo dove le concentrazioni tendono a distribuirsi verso il largo.

Una seconda area frontale, dove i flussi idrodinamici risultano più attivi rispetto alla zona precedente è identificata sulla scarpata continentale albanese sino ad una profondità di circa 250 metri. Questa struttura divide, sostanzialmente, le acque costiere superficiali e subsuperficiali che fluiscono lungo le coste albanesi con prevalente direzione verso nord, dalle acque di altura maggiormente influenzate dal regime delle coste italiane.



Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 27/02/16