Mar Mediterraneo

1. INTRODUZIONE

Mare interno compreso tra Europa, Asia e Africa, e collegato all'oceano Atlantico a ovest, dallo stretto di Gibilterra. Lo stretto dei Dardanelli, il mare di Marmara e il Bosforo lo collegano al Mar Nero, altro mare interno compreso tra Europa e Asia. Infine, attraverso il canale di Suez, aperto nel corso del XIX secolo, è collegato al Mar Rosso e all'oceano Indiano.

Sul Mediterraneo si affacciano diversi paesi dell'Europa, dell'Asia occidentale e dell'Africa settentrionale. Esso è anche lo sbocco marittimo della Russia e delle repubbliche dell'ex-Unione Sovietica Georgia, Armenia e Azerbaigian.

2. CONFINI E DIMENSIONI

La superficie complessiva del Mediterraneo è di circa 2.500.000 km2; si estende per circa 3860 km da ovest a est e, da nord a sud, ha una larghezza massima di circa 1600 km. La profondità media è di 1500 m, con un massimo di 5150 m al largo della costa meridionale della Grecia.

Il Mediterraneo, a causa della movimentata articolazione delle terre che bagna, delle isole e delle penisole che accoglie, è suddiviso in numerosi settori, in mari secondari. I principali sono il mar Tirreno, il mar Adriatico, il mar Egeo e il mar Ionio. I fiumi principali che sfociano nel Mediterraneo sono l'Ebro, il Rodano, il Po e il Nilo.

3. FORMAZIONE GEOLOGICA E CARATTERI STRUTTURALI

Il Mediterraneo è un residuo dell'antico mare chiamato Tetide, il cui fondo, stipato di sedimenti, fu compresso da un movimento tettonico durante l'Oligocene, circa trenta milioni d'anni fa, quando le placche crostali africana ed eurasiatica entrarono in collisione (Vedi Deriva dei continenti). L'urto di tali placche, ancora in movimento, ha dato origine a imponenti formazioni orogenetiche (orogenesi alpina), cioè a quei rilievi montuosi che si sviluppano tutt'intorno al Mediterraneo, accompagnandosi a manifestazioni di instabilità. Tra queste si ricordano le attività vulcaniche, come quelle che hanno causato le eruzioni dei vulcani Etna, Vesuvio e Stromboli, nonché i frequenti terremoti che hanno devastato regioni dell'Italia, della Grecia e della Turchia.

Una soglia sottomarina che si estende tra Tunisia e Sicilia divide il Mediterraneo in due bacini, orientale e occidentale. Un'altra soglia si trova tra Spagna e Marocco ed è profonda solo 300 m: essa limita la circolazione attraverso lo stretto di Gibilterra e riduce fortemente le maree. A causa dell'elevata evaporazione, il Mediterraneo, assimilabile a un mare chiuso, è molto più salato dell'oceano Atlantico.

3.1. Isole

Diverse isole e numerosi arcipelaghi rendono varia la geografia del Mediterraneo. Alcune, come Malta e la Sicilia, sono importanti per la navigazione, grazie alla loro collocazione strategica; tra le altre isole sono da segnalare le Baleari (Spagna), la Corsica (Francia), la Sardegna (Italia), Cipro e le isole Ionie, le Cicladi, gli arcipelaghi del Dodecaneso e dell'Egeo (Grecia).

4. IMPORTANZA STORICO-ECONOMICA

Il Mediterraneo è fin dai tempi antichi uno spazio geografico di grande importanza: è stato infatti la culla di grandi civiltà, fiorite sulle sue sponde grazie ai contatti che questo mare "interno" consentiva tra mondi diversi, come le civiltà del Vicino Oriente, dell'antico Egitto e della Grecia, ponendosi come vitale spazio di relazioni. Ha visto nascere talassocrazie come quella dei fenici, la civiltà colonizzatrice dei greci, e poi l’impero romano, che dominarono tutte le terre che esso bagna, definendolo infatti Mare nostrum. Fu poi il teatro della civiltà araba, del suo espansionismo nel Sud dell'Europa (tra VII e XIII secolo), e successivamente del mercantilismo delle Repubbliche marinare italiane, che fecero del Mediterraneo la cerniera delle relazioni tra Europa, Asia e Africa.

La consuetudine marinara dei popoli mediterranei preparò la via verso l'Atlantico; in seguito a ciò si ebbe lo spostamento dei grandi centri commerciali sulle sponde dell'Europa occidentale e, conseguentemente, la decadenza del Mediterraneo, troppo angusto per le spinte di dominazione dell'Europa. E tuttavia, anche in età moderna il mare che bagna tre continenti ha continuato a conservare una grande rilevanza, divenendo in particolare uno spazio cruciale nell'Ottocento, nella vicenda che portò gli inglesi a dominare gli estesi territori del loro impero, in Africa e in Asia.

Anche come via di navigazione non perse mai di importanza, specialmente dopo l'apertura del canale di Suez (1869). Ancor oggi il Mediterraneo continua a essere un’area critica: vi si confrontano, spesso conflittualmente, società diverse, come quella europea e quelle che si riconoscono nell'Islam, e il confronto è reso aspro soprattutto dai problemi irrisolti dei paesi della sponda africana, la cui pressione demografica cerca sbocchi nella sponda europea, dove peraltro sussistono condizioni sociali ed economiche che risentono della perifericità della regione mediterranea rispetto al centro più ricco e avanzato del continente.

Molte grandi città, storicamente importanti per quanto riguarda il commercio, l'economia e la cultura (da Venezia a Genova, da Istanbul a Marsiglia, da Tunisi ad Alessandria d'Egitto, da Barcellona a Siviglia) costituiscono agglomerati urbani di decine di milioni di persone, spesso oggi alla ricerca di una soluzione ai problemi di lavoro, della pace sociale, dell'equilibrio politico. Le risorse delle terre circostanti non sono abbondanti. Un ricco patrimonio è costituito dalle vestigia di uno splendido passato storico: monumentali testimonianze archeologiche, memorie di terre che videro i primi vagiti delle più grandi civiltà che siano apparse sulla scena del mondo. E altre risorse ancora sono costituite dal clima dolce, soleggiato, dalla bellezza dei paesaggi naturali, che tuttavia in epoca recente l'eccesso di sfruttamento, l'intensa navigazione e gli scarichi provenienti da terre e città popolatissime hanno inquinato, facendo del Mediterraneo un mare malato. vedi Inquinamento delle acque.



Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 27/02/16