Vapor d'acqua e umidità

Alla temperatura e pressione atmosferica, l'acqua può esistere sotto tre forme - solida, liquida e gassosa. Durante i cambiamenti di fase, fra l'acqua e l'ambiente che la circonda avviene un scambio di calore, chiamato calore latente. Nella fase di condensazione e congelamento, viene liberato del calore, che va a riscaldare l'ambiente circostante, mentre fusione ed evaporazione assorbono calore, raffreddando l'ambiente. Quindi nuvole e precipitazioni sono essenziali nel determinare il bilancio termico dell'atmosfera.

Generalmente, la quantità di vapor d'acqua presente in una determinata zona dell'atmosfera viene espressa in termini di rapporto tra la massa di vapor d'acqua contenuta in un dato volume d'aria e la massa dello stesso volume d'aria secca (rapporto di mescolamento) espresso in grammi di acqua per chilogrammo di aria secca (g/Kg). Di solito il valore di questo rapporto è di pochi gr/Kg ma in alcune zone come i tropici esso può raggiungere valori di 20 g/Kg, poiché l'aria calda può contenere più acqua dell'aria fredda. Quando una massa d'aria contiene la massima quantità d'acqua possibile a una data temperatura, si dice che l'aria è satura; il corrispondente valore del rapporto di mescolamento viene detto rapporto di saturazione, o punto di rugiada.

Un altro modo molto comune di esprimere il contenuto di vapor d'acqua nell'atmosfera è l'umidità relativa, definita come il rapporto tra la quantità d'acqua effettivamente presente in un dato volume d'aria e la quantità corrispondente al rapporto di saturazione a quella temperatura. Poiché il rapporto di saturazione diminuisce rapidamente al diminuire della temperatura, quando una massa d'aria contenente vapor d'acqua si trova a risalire e a raffreddarsi adiabaticamente, potrà ad un dato momento raggiungere la saturazione; se si ha ulteriore risalita e raffreddamento, si avrà condensazione dell'acqua e formazione di nubi.

Il processo di condensazione sviluppa il calore latente, che compensa in parte il raffreddamento adiabatico. Pertanto, una massa d'aria satura sottoposta ad espansione adiabatica subisce un raffreddamento minore della corrispondente massa d'aria secca. Il gradiente termico dell'aria satura varia con la temperatura; nella media troposfera è di circa 6 °C/Km. Perciò, a differenza di quanto avviene con l'aria secca, una massa d'aria satura ascendente tende a divenire più calda e meno densa dell'ambiente circostante, e quindi continua a salire. Si dice allora che l'atmosfera è condizionatamente instabile, nel senso che, mentre essa è stabile rispetto alla risalita adiabatica di una massa d'aria secca, è invece instabile rispetto al moto ascensionale di una massa d'aria satura. Questa instabilità condizionata si verifica di frequente, ed è la causa della diffusa formazione di nubi convettive (v. cumuli) nell'atmosfera. Questi moti verticali danno origine al mescolamento di estese masse d'aria, con importanti conseguenze per il mantenimento dell'equilibrio termico nell'atmosfera.


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Ultimo aggiornamento: 29/11/14