Ozonosfera

L'ozonosfera, detta anche strato di ozono, è un involucro che avvolge la Terra a una quota compresa tra 20 e 25 Km, nel quale tale forma instabile dell'ossigeno si trova concentrata. Lo strato assorbe fortemente la radiazione solare ultravioletta. Se questa radiazione raggiungesse la superficie terrestre senza schermaggio risulterebbe deleteria per tutte le forme di vita. Ad esempio, crescerebbero nell'uomo l'incidenza dei tumori della pelle e la cataratta e si avrebbe una riduzione generale della produzione di sostanze alimentari.

Dissociazione e ricombinazione di gas

Le forze naturali agenti in queste fasce di alta quota mantengono una miscela di gas che include l'ossigeno atomico, l'ossigeno ordinario molecolare e l'ozono. La quantità di ognuno di questi subisce delle fluttuazioni diurne e stagionali, quando dissociazione e ricombinazione si manifestano in risposta alla radiazione solare, ai cambiamenti di temperatura e ad altri agenti catalitici.

Aiutati dalla radiazione solare, gli atomi delle molecole di ossigeno ordinario si dissociano e si ricombinano con altre molecole di ossigeno ordinario per dare ozono. Questo processo richiede energia, che è fornita in natura dall'assorbimento della radiazione solare corta e da scariche di fulmini. L'ozono è un forte agente ossidante ed è perciò meno stabile dell'ossigeno ordinario. La decomposizione viene innescata da un aumento di temperatura o dall'interazione con varie sostanze.

Effetto dei radicali liberi

Entro lo strato la velocità di formazione dell'ozono è pari alla rapidità del suo consumo, e questa condizione è rimasta complessivamente stabile per un lungo periodo di tempo geologico. Le attività umane, tuttavia, sembrano adesso influenzare quel bilancio a causa dell'introduzione nello strato di certe sostanze chimiche distruttive. Il pericolo potenziale legato alla conseguente distruzione dell'ozono è divenuto fonte di gravi preoccupazioni a livello internazionale.

Le sostanze interessate producono radicali liberi, cioè atomi e molecole con elettroni spaiati.

Diminuzione della concentrazione dell'ozono nello strato furono osservate per la prima volta alla fine degli anni Settanta e da allora sono state sempre confermate. I cali più rilevanti si sono verificati sopra l'Antartide dove la concentrazione dell'ozono scende temporaneamente ogni primavera, dando origine a un "buco di ozono". Le dimensioni di questo sembrano in aumento, e un fenomeno simile sembra presentarsi anche sulla zona artica.

Le sostanze chimiche che più direttamente sono state collegate al fenomeno sono i clorofluorocarburi, CFC (v. fluorocarburi), largamente usati come propellenti negli aerosol, come refrigeranti, agenti schiumogeni per involucri di plastica e fluidi detergenti. Nel 1987 il Protocollo di Montréal raccomandò una riduzione dell'uso dei CFC. Nel 1989-93 nazioni hanno stipulato un ulteriore accordo per mettere fine alla loro produzione e per aiutare i paesi più poveri a rivedere le proprie tecnologie in conformità di questo orientamento. Le sostanze cui finora si è pensato come possibili sostituti sono sia meno versatili che più costose rispetto ai CFC. In base alle rilevazioni effettuate dal satellite Earth Probe della NASA, il buco, esteso nella zona antartica per circa 27 milioni di chilometri quadrati nel settembre del 1998, nello stesso mese del 1999 ha ridotto la propria dimensione di 6 milioni di chilometri quadrati. Le osservazioni scientifiche non lasciano però supporre che una diminuita estensione del buco indichi di per sé che i livelli di ozono si stiano riequilibrando; la diminuzione osservata sull'Antartide potrebbe infatti attribuirsi a variazioni annuali delle condizioni meteorologiche. D'altra parte, il satellite ERS-2 dell'Agenzia Spaziale Europea ha registrato, alla fine del novembre del 1999, nella stratosfera sopra l'Europa nord-occidentale, un valore del livello di ozono inferiore di un terzo a quello osservato normalmente in quel periodo dell'anno. Anche in questo caso si potrebbe però trattare di variazioni casuali di cui solo ora si comincia ad avere registrazione.

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Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/11/14