Dimensioni e forma della Terra

La Terra è un corpo grosso modo sferico, leggermente schiacciato ai poli. La circonferenza e il diametro equatoriali misurano, rispettivamente, 40.045 e 12.756 km; la circonferenza e il diametro polari 40.008 e 12.714 Km. 

La forma della Terra era ritenuta sferica già da Pitagora e Aristotele. Le prime misure accurate del diametro terrestre furono effettuate nel sec. III a.C. da Eratostene di Cirene. Egli seppe che nel solstizio d'estate (v. Terra, moti della), nel primo giorno d'estate, il Sole di mezzogiorno era riflesso in un pozzo scavato a Syene (la moderna Aswan). Questo fatto indicava che Syene era posta approssimativamente su una retta che congiungeva il Sole al centro della Terra. Contemporaneamente Eratostene determinò che il Sole osservato ad Alessandria (che egli assumeva essere sullo stesso meridiano di Syene) era a sud della verticale di circa 1/50 di un angolo giro. Dato che i raggi solari che colpivano Syene e Alessandria potevano essere considerati paralleli, l'angolo misurato era proprio quello che le due città formavano fra loro con vertice il centro della Terra. La circonferenza della Terra sarebbe stata così 50 volte la distanza da nord a sud che divideva le due località di misura. Sfortunatamente non esisteva un mezzo per valutare accuratamente questa distanza, ma il valore di Eratostene era corretto con un margine di errore del 10-15%. Più tardi le determinazioni del diametro si basarono sull'osservazione delle stelle per ottenere differenze angolari nella latitudine. Nessun progresso sostanziale fu fatto fino al 1615, quando il matematico e fisico olandese Willebrord van Roijen Snell, conosciuto per le sue leggi sull'ottica, usò la triangolazione per misurare la distanza lineare di due stazioni. Il suo valore della circonferenza si pone all'interno di un errore del 5%. Nel 1669 un astronomo francese, Jean Picard, usò il telescopio per determinazioni topografiche e astronomiche. Sir Isaac Newton usò le determinazioni di Picard sul diametro terrestre per confermare la sua legge della gravitazione (1687). Questi fatti aprirono una nuova fase della geodesia, la scienza che si occupa della grandezza e della forma della Terra. Newton trovò teoricamente che sotto l'azione combinata delle forze di gravitazione e centrifuga la forma della Terra avrebbe dovuto essere uno sferoide schiacciato ai poli, formato da un ellissoide di rivoluzione. L'asse polare sarebbe così stato più corto dell'asse equatoriale nel rapporto di 1 a 200. Le misure effettuate da Jean Dominique Cassini e da suo figlio Jacques, tuttavia, diedero risultati opposti: una Terra con l'asse polare più lungo dell'asse equatoriale. Per risolvere la controversia risultante, l'Accademia delle scienze francese organizzò una spedizione in Perù nel 1735 e in Lapponia nel 1736. I risultati delle spedizioni confermarono che la forma era quella di uno sferoide schiacciato ai poli e la differenza tra le lunghezze degli assi era nel rapporto di 1 a 298. Quando la Francia elaborò il sistema metrico (v. metrico decimale, sistema), il metro fu definito come la decimilionesima parte di un quadrante di meridiano, cioè la lunghezza dal Polo Nord all'equatore lungo il meridiano stesso. Moderni risultati di ricerche geodetiche hanno trovato il quadrante essere uguale a 10.002.000 m. In seguito il metro è stato ridefinito in funzione della velocità della luce. 

Copyright © 2002 Motta Editore


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/11/14