Depositi di delta
Gran parte dei detriti prodotti dall'erosione delle masse
continentali viene trasportata dai fiumi sotto forma di sedimento (v. fiumi e
torrenti) e in seguito depositata nei laghi o nei mari. In condizioni favorevoli
questi depositi possono accumularsi fino a dar luogo a un delta. Il termine
delta (dalla lettera dell'alfabeto greco D) venne usato per la prima volta (c.
450 a.C.) dallo storico greco Erodoto a proposito dei depositi alluvionali
triangolari alla foce del Nilo. La
maggior parte dei grandi delta si è formata in corpi d'acqua relativamente
tranquilli caratterizzati da deboli correnti litoranee, da maree poco accentuate
e da una bassa energia delle onde. Forti correnti litoranee e un'alta
energia del moto ondoso in presenza di coste esposte disperdono invece i
sedimenti e ostacolano la formazione di delta. I piccoli delta presenti in
tranquilli laghi d'acqua dolce hanno generalmente una struttura semplificata e
una configurazione lobata. Questi delta sono stratificati orizzontalmente sia
vicino alla costa sia più al largo, lungo il fondo del lago; il rapido
depositarsi del carico di fondo del fiume, provocato dal subitaneo arrestarsi
della corrente, dà luogo a strati inclinati lungo il fronte discendente del
delta. Più complessi dal punto di vista strutturale e da quello del processo di
formazione sono invece i grandi delta che si formano nell'oceano. A seconda
della densità dell'acqua fluviale e dei suoi sedimenti la corrente può
distribuirsi sull'acqua dell'oceano, disperdersi al suo interno o scorrere giù
per il fronte del delta sotto forma di corrente di densità. Il continuo processo
di sedimentazione provoca il formarsi di un bassopiano di delta contornato,
dalla parte del mare, da una piattaforma marina poco profonda. La superficie del
delta può essere attraversata da canali di distribuzione ramificati, incassati
tra argini parzialmente sommersi, e può essere talvolta coperta da paludi e
acquitrini. Si ritiene che il formarsi di una barriera alla foce di uno dei
principali canali di distribuzione possa essere una delle cause primarie del
ramificarsi di un fiume. Nei periodi di piena la barriera agisce come
un'ostruzione, le acque di piena vengono deviate e danno luogo a un altro
canale. Il delta classico così formatosi presenta una configurazione degli
emissari "a zampa d'uccello". La morfologia complessiva e la struttura interna
di un grande delta marino sono controllate dalla dinamica del sistema fluviale e
dalla sua interazione con le onde, le maree e le correnti dell'ambiente
costiero. Il continuo accumularsi dei sedimenti può causare la lenta subsidenza
dell'area del delta, mentre rapidi cambiamenti del livello del mare possono dare
inizio allo sviluppo di nuovi delta (v. trasgressione marina).
Sebbene molte aree deltizie siano fittamente popolate, la
vicinanza al livello del mare le espone al pericolo di inondazioni. I delta sono
un'importante ubicazione geologica per il petrolio.
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