Azione del vento
L'azione del vento è una delle numerose forze che modellano
la superficie terrestre e produce una varietà di forme di erosione e
deposizione. Escludendo le regioni aride, il vento produce minori alterazioni,
per quel che riguarda il materiale trasportato, rispetto alla quantità di
materiale in gioco, rispetto all'alterazione, all'azione delle acque correnti,
alle onde e al ghiaccio. L'azione del vento è all'origine delle ONDE, della
dispersione dei materiali inquinanti e del movimento delle nuvole.
La capacità di
erodere, trasportare e depositare i sedimenti è simile, come meccanismo, a
quella dell'acqua, ma, a causa della densità molto più bassa, la grossezza media
delle particelle trasportate è minore. Inoltre il flusso di energia nel vento
non ha percorsi precisi e delimitati (come avviene per i corsi d'acqua), per cui
è oggetto di dissipazioni che limitano la sua forza. L'azione del vento, perciò,
è significativa, come agente di modellamento terrestre, solo nelle regioni aride
dove i sedimenti fini non sono trattenuti dall'umidità (coesione) o dalla
vegetazione (vedi anche EROSIONE E SEDIMENTAZIONE).
Deflazione è
un termine generale che indica l'azione erosiva del vento e la sua capacità di
trascinamento al suolo e di trasporto in sospensione di particelle. Il termine
abrasione indica l'escavazione, l'usura, prodotta dalle particelle trasportate
sulle rocce esposte o sulla superficie del suolo. Le tempeste di polvere
(fenomeno deflattivo) si verificano durante la stagione secca nelle zone
pianeggianti, dove la copertura vegetale è stata asportata, o nei climi aridi.
Le terre arabili sono danneggiate dalla rimozione o dal rimaneggiamento della
parte superiore del suolo. Ciò che rimane di antichi depositi, dovuti a tempeste
di polvere che si sono succedute per molto tempo, viene chiamato LOESS.
Le tempeste di sabbia (fenomeno dell'abrasione) si
verificano nei deserti e sono caratterizzate da basse nuvole di sabbia in
movimento. Il carico di sabbia che il vento può trasportare aumenta,
all'incirca, in rapporto al cubo della sua velocità. L'asperità del suolo causa
un decrescimento logaritmico della velocità del vento al diminuire della
distanza dalla superficie. Se la velocità è sufficiente (c. 5 m/s a 5-10 m di
altezza), sulla superficie del suolo si verifica un movimento selettivo di
granuli di sabbia. I venti più forti producono nei granuli di sabbia un
movimento a balzi (saltazione). Nel ricadere al suolo i granuli trasferiscono la
loro energia ad altri granuli con maggiore effetto sui più piccoli; ciò si
traduce in una selezione del materiale presente in superficie in funzione della
granulometria. Nel tempo si formano le dune che, muovendosi nella direzione dei
venti prevalenti, lasciano dietro di sé una superficie brecciosa che spesso si
compatta talmente da diventare un caratteristico selciato desertico (v. DUNA).
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