Stato solido

Con il termine "solido" si definisce, di solito, un corpo materiale caratterizzato da determinate proprietà di compattezza, durezza e rigidità che lo distinguono dalle sostanze liquide o gassose. Le particelle costituenti un solido interagiscono fra loro con maggiore forza che nello stato liquido e, a maggior ragione, nello stato gassoso; quindi la loro distanza è la minima possibile, da cui deriva la compattezza caratteristica e un volume che è il minimo possibile. Ciascuna particella, inoltre, non può muoversi dalla sua posizione determinata dal campo di forza delle particelle circostanti. L'unico moto permesso è quello di vibrazione (e, talvolta, di rotazione) intorno alla posizione di equilibrio.
Un composto solido è costituito da atomi, molecole e ioni disposti ordinatamente e simmetricamente in modo tale che, presa una direzione qualsiasi all'interno del solido, le particelle risultano ugualmente orientate e si succedono a intervalli regolari in quella direzione. Questa periodicità, cioè questo ordine a lungo raggio, è una delle caratteristiche fondamentali dei cosiddetti solidi cristallini (v. cristalli). Esistono tuttavia anche dei solidi detti amorfi, nei quali le particelle sono disposte senza regolarità periodica (distribuzione simile a quella di un liquido).
Se le proprietà fisiche sono differenti a seconda della direzione in cui vengono effettuate le misure di tali proprietà, il solido si dice "anisotropico"; in caso contrario esso è "isotropico".
Ogni solido cristallino ha una sua struttura geometrica che viene caratterizzata dal cosiddetto reticolo cristallino e che può essere analizzata per mezzo dei raggi X, che vengono diffratti in modo diverso all'interno della struttura stessa.
Esistono 14 reticoli spaziali distinti, detti reticoli di Bravais (dal nome del loro scopritore), che sono stati raggruppati in sette sistemi cristallini (cubico, tetragonale, rombico, monoclino, romboedrico, esagonale e triclino). Il massimo numero di particelle (detto numero di coordinazione) di cui si può circondare una particella in una struttura cristallina è 12 e corrisponde all'avere una cosiddetta "struttura a massimo impacchettamento" (esagonale compatta e cubica compatta), una struttura che è possibile solo se le particelle hanno tutte le stesse dimensioni e non hanno legami direzionali (cioè per i metalli). Quando invece le particelle costituenti hanno dimensioni diverse (come nei reticoli dei composti salini), al diminuire del rapporto fra i raggi delle particelle il numero di coordinazione diminuisce: diventa 8 se il rapporto fra i raggi è compreso fra 1 e 0,732 (reticolo cubico a corpo centrato), 6 con rapporto di raggi compreso fra 0,732 e 0,414 (struttura ottaedrica), 4 con valore compreso fra 0,414 e 0,225 (struttura tetraedrica) e 3 con valore compreso fra 0,225 e 0,155 (struttura trigonale planare). I solidi cristallini possono essere classificati in base al tipo di legame (vedi legame chimico) che tiene unite le particelle costituenti e che conferisce ai solidi diverse proprietà meccaniche, termiche, elettriche e ottiche.

Solidi ionici

Sono costituiti da specie ioniche (v. ioni) di carica opposta tenute insieme da forze elettrostatiche (coulombiane). Non esistono molecole discrete, ma ogni ione interagisce con tutti gli altri ioni della struttura. I solidi ionici sono relativamente duri e fragili, con alto punto di fusione, isolanti allo stato solido, ma conduttori allo stato fuso o in soluzione (in acqua si dissociano, in misura più o meno larga negli ioni costituenti).

Solidi covalenti

Sono normalmente costituiti da elementi non metallici capaci di formare più di un legame covalente. Tali solidi sono caratterizzati da un elevato punto di fusione, sono isolanti sia allo stato solido che allo stato fuso e hanno un alto indice di rifrazione. I solidi covalenti dotati di queste caratteristiche sono tridimensionali per quanto riguarda il legame covalente e, per questo, hanno una grandissima stabilità, da cui deriva anche un'elevata durezza (come nel diamante e nel quarzo). Se invece il legame covalente si estende in due sole direzioni si ha una struttura a strati (come nel talco e nella grafite), che rende il solido sfaldabile e, spesso, conduttore.

Solidi metallici

In questi solidi, cioè nei metalli, gli elettroni responsabili del legame sono mobili su tutta la struttura (delocalizzati) per cui, di solito, un metallo è un ottimo conduttore. Essi sono facilmente lavorabili (duttili e malleabili) in quanto i vari piani di particelle possono scorrere l'uno sull'altro senza che ne venga danneggiato il legame. I metalli possono formare leghe poiché spesso nella loro struttura alcuni atomi di un metallo possono essere sostituiti con atomi di altri metalli, oppure altri atomi possono occupare gli interstizi disponibili (leghe sostituzionali o leghe interstiziali).

Solidi molecolari

Questo tipo di solidi è costituito da molecole discrete, come, a esempio, le molecole di iodio, che interagiscono fra loro in maniera abbastanza labile per mezzo delle cosiddette forze di Van der Waals (interazioni elettrostatiche fra ioni e dipoli, o fra dipoli, o fra dipoli indotti). Proprio perché tali legami sono molto deboli, i solidi molecolari sono teneri e presentano un basso punto di fusione (nel caso dello iodio, e in molti altri casi, il solido sublima direttamente allo stato di vapore); sono inoltre isolanti. Talvolta si ha anche la formazione di legami a ponte di idrogeno (come nel caso del ghiaccio).

Polimeri

Una particolare categoria di solidi è quella dei polimeri (macromolecole ottenute combinando a catena, in modo ripetitivo, un gran numero di unità, costituite da particolari composti organici). Data la loro complessità, i polimeri non sono quasi mai totalmente cristallini, ma possono possedere solo una parziale cristallinità, mentre la maggior parte è totalmente amorfa.

Difetti reticolari

Nei reticoli cristallini possono spesso essere individuati dei difetti, cioè delle irregolarità nella struttura. Si possono avere difetti di punto (se localizzati in un certo punto del reticolo), difetti di linea (se in una certa direzione la periodicità degli atomi cambia, o viene a mancare) e difetti di piano (dati dalla combinazione di più difetti di linea sullo stesso piano).

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Ultimo aggiornamento: 29/11/14