Indice di Whiting

Durante gli anni, sono stati elaborati numerosi indici oggettivi ideati con il fine di agevolare il previsore nella valutazione delle condizioni dell'atmosfera favorevoli allo sviluppo dei temporali.

E' noto che affinché i temporali possano svilupparsi, deve sussistere nell'atmosfera una condizione detta d'instabilità. Questa condizione favorisce il galleggiamento di una bolla d'aria che, riscaldandosi, è divenuta più leggera dell'ambiente in cui giace. Iniziato il suo cammino verso l'alto, questa bolla d'aria può fermarsi ad una certa quota, può ritornare verso il punto di partenza, o può proseguire il suo moto verso l'alto. Il suo comportamento, infatti, dipenderà fondamentalmente dalla sua temperatura. Temperatura che può variare anche per effetto della condensazione o dell'evaporazione dell'acqua presente nella bolla d'aria. In effetti, l'acqua rappresenta una vera e propria riserva di energia. Per tale motivo, la maggior parte degli indici studiano le condizioni termoigrometriche dell'atmosfera per ottenere informazioni sullo stato della stessa.

In questo approfondimento, esamineremo l'indice di Whiting (noto anche come K-Index) utilizzando Digital Atmosphere per ottenere una carta d'analisi chiara e comprensibile.

L'indice si ottiene nel seguente modo:

K = (T850 - T500) + Td850 - (T700 - Td700)

Per Whiting, l'innesco e lo sviluppo dei temporali di massa dipendono da tre fattori fondamentali di natura termica e due fattori correttivi di natura dinamica. Il primo elemento da considerare è il gradiente termico verticale dello strato confinato entro le superfici isobariche 850 e 500 hPa.  Per ottenere una rappresentazione di questo campo, dobbiamo inserire nel nostro file di script le seguenti tre righe:

analyze,stor=1 temp h850
analyze,stor=2 temp h500
analyze,stor=3 sdif=1:2
analyze,cont line=2

Questa operazione produce una carta su cui riusciamo a leggere, in effetti, valori generalmente positivi e che precisano quanti gradi separano le due superfici. Possiamo facilmente immaginare che valori alti  indicheranno una più rapida diminuzione della temperatura in funzione della quota (curva di stato più inclinata, linea b), mentre valori bassi staranno ad indicare una diminuzione meno marcata (curva di stato meno inclinata, linea a).

Nell'esempio a lato, possiamo notare una marcata termovariazione sulla Romagna e sul Veneto, ed una variazione meno netta sull'Albania.

I due sondaggi, riportati di seguito, rivelano chiaramente come il rateo di diminuzione della temperatura dell'aria sia più elevato su S.Pietro Capofiume (sondaggio a sinistra), rispetto a Salonicco (sondaggio a destra).

Il sondaggio di S.Pietro Capofiume evidenzia una maggiore instabilità atmosferica: una particella ha maggiori possibilità di galleggiare e quindi di continuare la sua corsa verso l'alto se l'ambiente che trova risulta più freddo.

L'esame delle condizioni igrometriche inizia valutando la temperatura del punto di rugiada a 850 hPa (isolinee verdi). Il concetto qui rappresentato si riassume dicendo che in linea di massima, più elevato è il punto di rugiada, maggiore sarà il vapore acqueo esistente.

analyze,stor=1 temp h850
analyze,stor=2 temp h500
analyze,stor=3 sdif=1:2
analyze,cont line=2
analyze,stor=4 dwpt h850
analyze,cont color 0:255:0

L'esame continua valutando l'umidità a 700 hPa. Questa operazione viene svolta sottraendo alla temperatura dell'aria il valore della temperatura del punto di rugiada. Otterremo in tal modo una carta della depressione del punto di rugiada:

analyze,stor=6 temp h700
analyze,stor=7 dwpt h700
analyze,stor=8 sdif=6:7
analyze,cont cint=2 line=2 color 0:255:0

La carta della depressione del punto di rugiada s'interpreta molto facilmente: più vicine tra loro saranno le due temperature, maggiore sarà l'umidità relativa. Nella figura a lato, possiamo osservare un'area molto umida giacente sui Balcani e sulla Grecia, e un'area molto secca ad ovest della Sardegna e della Sicilia.

A questo punto, possediamo tutti gli elementi termoigrometici per la nostra valutazione di "potenziale temporalesco".

Possiamo combinare gli elementi studiati per ottenere infine una carta dell'indice di Whiting che ci aiuta ad individuare le zone maggiormente vocate allo sviluppo di processi temporaleschi.

 

Tuttavia, resta ancora da esaminare il contributo dinamico, che l'indice di Whiting chiede di prendere in considerazione attraverso l'analisi delle correnti a 500 hPa:

  • se le correnti sono a curvatura ciclonica oppure confluenti a componente meridionale, si dovrà aggiungere 5 al valore dell'indice, mentre se  le correnti sono rettilinee, a curvatura anticiclonica, o diffluenti a componente settentrionale, bisognerà sottrarre 5 al valore dell'indice.

Per questo si completa la carta dell'indice sovrapponendo la topografia assoluta a 500 hPa. Lo studio della carta ci porta a circoscrivere alcune aree: innanzitutto la Grecia, dove ad un elevato indice si associa anche una curvatura ciclonica delle correnti. Curvature cicloniche si ritrovano anche nelle correnti che sovrastano i Balcani e la Germania sino all'Italia nord-orientale. Queste zone sono quelle in cui è più facile che si manifestino i temporali.

 

 

Osserviamo ora quali sono stati effettivamente i fenomeni che si sono manifestati alle ore 12 UTC del 3 aprile, sovrapponendo alla nostra carta gli sferics (cerchi rossi) e i riporti dalle stazioni sinottiche.

Si evince chiaramente che, almeno in questo caso, la carta dell'indice di Whiting ha centrato soddisfacentemente il suo obiettivo, discriminando abbastanza precisamente le aree interessate da fenomeni di natura convettiva rispetto alle zone che si presentano sostanzialmente prive di tali fenomeni.

Infine, propongo lo script completo per ottenere la carta dell'indice di Whiting.

erase
analyze,stor=1 temp h850
analyze,stor=2 temp h500
analyze,stor=3 sdif=1:2
analyze,stor=4 dwpt h850
analyze,stor=5 ssum=3:4
analyze,stor=6 temp h700
analyze,stor=7 dwpt h700
analyze,stor=8 sdif=6:7
analyze,sdif=5:8
analyze,cont fill color=0:255:0 lstn=15
analyze,cont fill color=255:255:0 grtn=15
analyze,cont fill color=255:0:0 grtn=25
analyze,cont cint=30 line=2 hght h500
basemap

 


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/11/14